Parigi - A Parigi decine di migliaia di francesi e turisti stranieri hanno sfidato la minaccia terroristica per celebrare il Capodanno in strada sugli Champs Elysees. Un mese e mezzo dopo le stragi del 13 novembre e con 1.700 poliziotti a vigilare su un centro blindato, la Ville Lumiere ha festeggiato l'arrivo del 2016 con coraggio e sobrieta'. Alle 23,50 nel cuore di Parigi e' risuonata, applauditissima, la Marsigliese, e l'Arco di Trionfo si e' illuminato di blu, bianco e rosso, trasformandosi in uno schermo su cui sono stati proiettati volti anonimi e sorridenti e poi fuochi d'artificio virtuali che hanno preso il posto del tradizionale spettacolo pirotecnico, vietato per motivi di sicurezza. Sugli Champs Elysees non c'erano le 600.000 persone del Capodanno 2015 ma comunque una folla numerosa, composta soprattutto da turisti stranieri e francesi arrivati da altre regioni, tutti perquisiti dagli agenti. Sugli alberi dell'iconico boulevard erano state apposte ghirlande pirotecniche che hanno illuminato la notte con le loro scintille.
Il ministro dell'Interno francese, Bernard Cazeneuve, ha riferito che a Parigi sono stati schierati in tutto 11.000 poliziotti sui 100.000 schierato in tutto il Paese per vigilare sui festeggiamenti al termine di un anno in cui la Francia ha pagato un pesantissimo tributo di sangue al terrorismo islamico. Il sindaco di Parigi, Anne Hidalgo, aveva promesso "uno spettacolo sobrio e dignitoso" per "mandare un segnale al mondo" che la citta' non si fa piegare dalle stragi jihadiste costate 130 morti. E anche nelle ore dei festeggiamenti, a Place de la Republique in molti hanno reso omaggio al memoriale per le vittime. La minaccia terroristica e' stata ricordata anche in occasione del tradizionale conferimento della Legione d'Onore il giorno di Capodanno: insignite cinque persone distintesi duranti gli attacchi terroristici di gennaio a Parigi, partiti dalla strage a Charlie Hebdo. Tra loro il maliano Lassana Bathily, l'"eroe" che salvo' diverse vite nascondendo alcuni clienti durante l'assalto al supermercato kosher. Insignite postume anche 15 delle 17 vittime di quelle stragi, ad eccezione del disegnatore Georges Wolinski e del cronista Bernard Maris che l'avevano gia' ricevuta in vita. (AGI)
(1 gennaio 2016)