(AGI) - Lugansk (Ucraina), 14 ago. - Le forze governativeucraine hanno bombardato a tappeto Lugansk, uno dei principalibastioni dei ribelli separatisti filo-russi all'est: lo hadenunciato un funzionario dell'amministrazione regionale, cheha peraltro preteso di restare anonimo, secondo cui visarebbero stati almeno 22 morti. A suo dire le vittime nonerano miliziani ma semplici abitanti. "C'e' stato unbombardamento di artiglieria sui quartieri orientali dellacitta'", ha riferito l'uomo. "Sono stati colpiti un autobus, unnegozio e parecchi edifici residenziali".Le autorita' centrali ucraine hanno annunciato per oggi lapartenza di tre diversi convogli umanitari propri, condestinazione le regioni orientali russofone devastate dallaguerra: partiranno da Kiev, da Dnipropetrovsk e da Kharkiv, efaranno poi base in una non meglio precisata localita'controllata dalle forze governative, situata un centinaio dichilometri a nord di Lugansk, tra le roccheforti principali deiribelli separatisti. Dettagli che fanno ben capire come sia inatto una vera e propria corsa contro il tempo per far arrivarei soccorsi alla meta comunque prima della controversa colonnadi camion russi che hanno lasciato Mosca due giorni fa, e cheora hanno dovuto rallentare la marcia perche' il permesso diattraversare la frontiera con l'Ucraina resta un'ipotesi a dirpoco remota. Il loro traguardo finale sarebbe appunto Lugansk,e l'eventuale sconfinamento dovrebbe essere seguito dalpassaggio per Kharkiv.Da Kiev muovera' verso est una carovana formata da unaquindicina di autocarri con un carico complessivo di 240tonnellate di generi di prima necessita': poca cosa rispettoalle 2.000 tonnellate inviate dal Cremlino, ma l'essenziale peril governo ucraino sarebbe precederle. E infatti ieri eranostati approvati a tempo di record stanziamenti ad hoc per unimporto equivalente a oltre mezzo milione di euro. La distribuzione degli aiuti sul posto dovrebbe essereassicurata dal personale della Croce Rossa Internazionale:dovrebbe, giacche' dall'organizzazione assistenziale finora none' trapelato neppure un cenno sull'operazione. Il capo dell'autoproclamata 'Repubblica popolare di Lugansk',Valeri Bolotov, ha dato le dimissioni. In un video trasmessodal canale Russia 24, il leader dei separatisti filorussinell'est del Paese ha spiegato la sua decisione di "lasciaretemporaneamente l'incarico a causa di una ferita", che non glipermette di svolgere appieno il suo compito "in un momentodifficile della guerra". Secondo quanto riferito da Bolotov, e' stato gia'chiestoall'attuale 'ministro della Difesa' Igor Plotnitski, diprendere il suo posto. "Sono di Lugansk, questa e' la mia casae continuero' a combattere per i nostri comuni ideali - ha poiassicurato l'ex 'governatore popolare' - sono convinto delsuccesso della nostra lotta". .