Da oggi il reddito di cittadinanza è legge. I 10 punti principali
Il testo è stato pubblicato in gazzetta ufficiale e firmato dal Presidente Mattarella. I requisiti, la card, cosa succede a chi non lo spende e a chi 'bara'

Pubblicato sulla Gazzetta ufficiale il decreto sul reddito di cittadinanza (di seguito Rdc) firmato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che entrà in vigore da martedì 29 gennaio. Questi i punti principali del provvedimento.
1. CHI NE HA DIRITTO
Hanno diritto al Rdc chi si trova al di sotto della soglia di povertà assoluta. Nel nucleo familiare si considerano i coniugi anche separati o divorziati se risiedono nella stessa abitazione; fa parte del nucleo familiare il figlio non convivente fino a 26 anni di età, non sposato e senza figlia, a carico dei genitori.
2. REQUISITI
Per avere il Rdc bisogna essere cittadini italiani, europei o lungo soggiornanti e risiedere in Italia da almeno 10 anni, di cui gli ultimi 2 in via continuativa. Occorre avere un Isee inferiore a 9.360 euro annui, un patrimonio immobiliare, diverso dalla prima casa di abitazione, fino ai 30 mila euro annui e un patrimonio finanziario non superiore a 6.000 euro che può arrivare fino a 20 mila per le famiglie con persone disabili.
3. QUANTO VALE
Una persona che vive da sola avrà fino a 780 euro al mese: fino a 500 euro come integrazione al reddito più 280 euro di contributo per l'affitto (oppure 150 euro di contributo per il mutuo). Una famiglia composta da 2 adulti e 2 figli minorenni avrà fino a 1.180 euro al mese (900 più 280 per l'affitto oppure 150 per il mutuo); una famiglia composta da 2 adulti, i figlio maggiorenne e 1 figlio minorenne avrà fino a 1.280 euro al mese (1.000 euro +280 oppure 150); una famiglia composta da 2 adulti, 1 figlio maggiorenne e 2 figli minorenni avrà fino a 1.330 euro (1050 +280 o 150). Il reddito di cittadinanza 18 mesi ma è rinnovabile con una pausa di 1 mese.
4. NORME ANTIDIVANO
Il decreto prevede che tutti coloro che sono in grado di lavorare dovranno attivarsi stipulando il Patto per il lavoro e il Patto per la formazione. Entro i primi 12 mesi dovranno accettare la prima offerta di lavoro che arriverà nel raggio di 100 km (100 minuti di viaggio). Se viene rifiutata la seconda offerta potrà arrivare nel raggio di 250 km e la terza da tutta Italia. Dopo il primo anno anche la prima offerta potrà arrivare fino a 250 km, mentre la terza potrà arrivare da tutto il territorio nazionale. Dopo i 18 mesi tutte le offerte possono arrivare da tutto il territorio nazionale. Per le famiglie con disabilità, le offerte di lavoro non potranno superare i 250 km.
5. LA CARD
6. PENALITA' PER CHI NON LO SPENDE
7. REGOLE E SANZIONI
8. FUORI CHI HA LA BARCA
9. INCENTIVI AL LAVORO
10. PENSIONI DI CITTADINANZA
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