AGI - A Tokyo, a New York, la rotta del design passa da Milano. Il Salone del Mobile, riferimento internazionale per l'arredo, porta in città un'economia in crescita, con presenze e investimenti che continuano a salire. Milano, intanto, si muove veloce e resta la casa più naturale per chi vive di progetto e di forme.
Alla guida della manifestazione c'è Maria Porro, presidente giovane e autorevole, che negli ultimi anni ha accompagnato il Salone in una fase di consolidamento internazionale, lavorando su contenuti, relazioni e apertura verso nuovi pubblici. Cresce così l'impatto economico della Settimana del design milanese, trainata dal Salone del Mobile.Milano. Aumentano i visitatori, gli espositori, gli appassionati che ogni primavera scelgono la città come tappa obbligata. E Milano, sempre più, assume i contorni di una casa del bello, viva, accogliente, in movimento.
L'impatto economico del Salone 2025
Il 2025 del Salone si chiude con numeri che raccontano una stagione intensa. La fotografia sta nella seconda edizione dell'Annual Report (Eco) Sistema Design Milano, che misura il peso reale dell'evento sull'economia urbana e sulle dinamiche internazionali della città. Il primo segnale arriva dall'indotto. L'impatto economico generato dalla settimana del Salone viene stimato in 278 milioni, circa il 15% in più rispetto al 2023, con la spesa digitale che tocca il picco annuale a +18%. Sono cifre che inglobano ospitalità, ristorazione, mobilità, servizi e consumi diffusi.
Flussi turistici e record di presenze
Nella settimana di aprile a Milano si sono registrati 136.157 arrivi, l'80,2% dall'estero. I pernottamenti hanno superato i 412.500 in città e 543.565 in provincia, con la permanenza media che sale a 3,03 notti. Gli effetti si vedono anche nelle tariffe: nei cinque stelle i minimi crescono fino all'88,7%, mentre in alcune categorie le punte massime superano il 100% rispetto a settimane non interessate dalla manifestazione. Anche la mobilità segna volumi record. Malpensa, Linate e Bergamo totalizzano +5,3% passeggeri; la metropolitana registra 1.320.965 ingressi medi giornalieri, il valore più alto dell'anno, pari a +39,6% sulla media. Gli accessi automobilistici crescono in Area C (centro città) del 45,5%, mentre nella sharing mobility i monopattini volano a +73,2% sulla media settimanale. L'analisi 2025 introduce anche i dati di rete mobile sviluppati con Fastweb e Vodafone, che permettono di leggere le presenze reali nei quartieri. Brera cresce del 51,9%, Porta Genova del 41,3%, Parco Sempione del 25,4%, mentre il NIL Duomo supera 3,5 milioni di presenze settimanali (+19,3%). Il cuore del pubblico resta tra i 25 e i 59 anni, ma cresce in modo evidente anche la fascia 16-24.
Milano, la casa storica del design
Questo movimento economico e umano trova terreno fertile in una tradizione ben radicata. Milano è diventata casa naturale del design anche perché, qui, hanno lavorato alcune delle figure più influenti del Novecento e della scena contemporanea. Gio Ponti, milanese d'origine, ha costruito un trait d'union tra architettura, arredo, grafica ed editoria che ancora oggi definisce un linguaggio. Bruno Munari, nato a Milano, ha unito arte e progetto con una leggerezza rigorosa che resta attualissima. Achille Castiglioni e Vico Magistretti, entrambi milanesi, hanno firmato oggetti diventati patrimonio collettivo, presenti nelle case e nei musei del mondo. Accanto a loro, una generazione di milanesi d'adozione che ha scelto la città come base professionale: Antonio Citterio, Piero Lissoni, Fabio Novembre, Matteo Thun. Una costellazione che racconta una continuità naturale tra scuole, imprese, editori e comunità professionale.
I numeri della Milano design week e del Salone
Su questo sfondo si colloca il perimetro fieristico. L'edizione 2025 del Salone registra 302.786 presenze da 160 Paesi, con una quota internazionale largamente prevalente. Gli espositori sono 2.103 da 37 Paesi, 259 dei quali alla prima partecipazione o di ritorno. Le interazioni di matchmaking tra aziende e professionisti superano 1,3 milioni. Negli ultimi due anni il pubblico degli studenti cresce del 34,2%. Anche la città segue la stessa traiettoria. La Milano Design Week 2025 conta 1.667 eventi, +25,7% rispetto al 2024. Duomo e Brera concentrano il 53% degli eventi osservati, con punte di 138 e 157 eventi per km rispetto a una media cittadina di 6. Quasi la metà (47%) si svolge in showroom e spazi commerciali, mentre il 37% trova casa in musei, fondazioni, università, gallerie, palazzi storici ed ex aree industriali. Da segnalare 257 aperture straordinarie di luoghi normalmente non accessibili, tra studi professionali e sedi storiche.
Il sistema design milano e la dimensione culturale
Accanto all'evento, il Report osserva il Sistema Design Milano. Tra città e provincia operano 7.360 soggetti tra imprese e professionisti del design, +8,4% rispetto all'ultima rilevazione. Le imprese specializzate sono 2.333, +70,5% dal 2009. A sostenere il sistema c'è una filiera formativa di 42 istituzioni tra scuole e università, con oltre 17.000 studenti iscritti. Nel 2025 il Salone ha rafforzato anche la propria dimensione culturale, con quattro grandi progetti (La dolce attesa di Paolo Sorrentino, Mother di Robert Wilson, Library of Light di Es Devlin e Villa Héritage di Pierre-Yves Rochon) e un programma di talk e forum che ha ampliato il confronto internazionale. Sul fronte estero l'anno registra oltre dieci iniziative e una nuova alleanza con Art Basel, mentre le delegazioni incoming hanno coinvolto 27 Paesi con il supporto di MAECI e ICE. Il 2025 consegna così l'immagine di una città e di un settore in costante movimento. Milano conferma il suo ruolo di capitale del design attraverso numeri, progetti e una comunità professionale che continua a rigenerarsi. Il Salone del Mobile entra nel 2026 con questa eredità: una piattaforma che tiene insieme crescita economica, produzione culturale e una rete di protagonisti che, da qui, continuano a parlare al mondo.