Cosa sono le Zone Economiche Speciali (Zes)?
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AGI - Anche Umbria e Marche saranno considerate Zes, e le imprese del territorio potranno beneficiare di alcune agevolazioni.
Zes è un acronimo che sta per Zone Economiche Speciali, e per zona Zes si intende un'area ben delineata e identificata. Le Zes non sono una peculiarità italiana, ma sono considerate appunto quelle aree geografiche delimitate di uno Stato dove vengono concesse agevolazioni, incentivi fiscali e semplificazioni normative al fine di promuovere la crescita economica e sociale del territorio interessato.
Le prime Zes nel mondo nascono tra gli anni '60 e '70, si diffondono negli anni '80, e registrano una forte accelerazione nel periodo tra gli anni '90 - 2000. Ad oggi, esistono circa 6.000 Zes in circa 140 Paesi. La più elevata concentrazione delle Zes si trova in Cina, con circa il 50% del totale mondiale. In Europa, la maggior densità è riscontrata in Polonia che già nel corso del 1994 ha istituito la prima Zes, attraendo oltre 170 miliardi di euro di investimenti ed estendendo fino al 2026 le misure agevolative. Quella più sviluppata nel mondo è senza dubbio la Zes di Dubai.
Sono state istituite nel 2017 al fine di favorire lo sviluppo delle imprese presenti e l'insediamento di nuove attività nelle regioni del Mezzogiorno, tramite semplificazioni degli adempimenti amministrativi e burocratici, agevolazioni fiscali e doganali. Ma ci sono voluti diversi anni per renderle operative. Prima erano divise in 8 macroaree poi dal 1 gennaio 2024, con il Decreto Sud è stata istituita una Zona Economica Speciale unica per il Mezzogiorno con l'obiettivo di favorire una programmazione maggiormente integrata e coordinata ma, allo stesso tempo, conservare le specificità dei territori coinvolti. Comprende i territori delle regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia, Sardegna. E con l'ok del Cdm, anche Marche e Umbria.
L'obiettivo finale è quello di consentire lo sviluppo in alcune aree di aziende già operanti o favorire l'insediamento di nuove imprese in dette aree. Ad esempio i soggetti che investono nelle aree Zes possono disporre di varie forme di incentivi consistenti in agevolazioni di tipo fiscale e non solo.
Le imprese possono usufruire di vantaggi fiscali e normativi: crediti d'imposta, riduzioni doganali, semplificazioni burocratiche e regolamenti più flessibili. Previsto anche un sostegno alle esportazioni come gli incentivi per la produzione destinata ai mercati internazionali. è prevista inoltre l'applicazione di un credito d'imposta commisurato alla quota del costo complessivo dei beni acquisiti.
Le condizioni fissate per il riconoscimento delle agevolazioni alle Zes sono principalmente due: le imprese devono mantenere le attività nella Zes per almeno cinque anni successivi al completamento dell'investimento oggetto delle agevolazioni, pena la revoca dei benefici concessi e goduti, e non devono essere in liquidazione o in fase di scioglimento.