AGI - "La guida ‘Sapori e storie di Roma - 30 imperdibili ristoranti di quartiere’ nasce all’interno di una campagna di marketing chiamata ‘Shop Small’ che mettono in connessione circa 200 mila piccoli esercenti con i nostri clienti, e all’interno di questo scegliamo un verticale che quest’anno è dedicato ai ristoranti di Roma, perché Roma è la capitale del turismo, perché c’è il Giubileo e perché è la città più visitata dai nostri titolari di carta e infine perché la cucina romana che ha la sua connotazione molto autentica, ci è sembrato un argomento molto interessante. Ci sono 30 ristoranti non solo al centro, ma sparsi un po’ ovunque che con le loro caratteristiche raccontano la romanità. Contiamo di aver dato ai nostri clienti una guida che li porti non solo a mangiare bene, ma a fare un’esperienza di grande valore” spiega all'AGI, il General Manager di American Express Italia, Luca Staglianò a margine della presentazione della guida realizzata in collaborazione con Le Guide de L’Espresso e Confesercenti Roma e Lazio, presentata al Social Hub di San Lorenzo.
Come mai American Express si occupa dei negozi di prossimità?
“Noi abbiamo la nomea di essere solamente azienda premium, ma sono 5-6 anni che ci approcciamo ai piccoli esercenti portando loro valore: clienti che fanno la spesa più volte durante la settimana e che valorizzano il luogo dove vivono. Perché spesso si pensa all’American Express come la carta da usare in viaggio, noi vogliamo che la gente la usi nel quotidiano, nel negozio o nel ristorante sotto casa - spiega Staglianò - Si tratta di un incentivo al consumo di prossimità per valorizzare determinati quartieri e non lasciarli abbandonati, ma soprattutto per le attività che valorizzano i quartieri. Perché altrimenti alcune zone a bassa vocazione turistica, rischiano di soffrire. Due anni fa, abbiamo fatto un bellissimo docufilm su un quartiere molto nuovo di Milano che è Isola”.
Il pagamento digitale è un facilitatore per i turisti?
“Il 75% delle persone pretende che il pagamento digitale sia disponibile presso qualunque tipo di acquisto o esperienza. Quest’anno, per la prima volta il contante è stato superato dai pagamenti digitali, sono dati del Politecnico di Milano. Nel 2024 c’è stato questo sorpasso, ma siamo ancora lontani da paesi che sono più virtuosi. Noi giochiamo la nostra parte e promuoviamo i pagamenti digitali nei confronti degli esercizi commerciali, perché chi non li accetta si limita nelle opportunità di crescita e business” - e aggiunge - “Sui pagamenti digitali c’è ancora tanto da fare. Oggi la proporzione è 44% contro il 40% dei pagamenti in contante e il resto bonifici. Proseguire questo trend e soprattutto aiutare i turisti per i quali è importante poter utilizzare il tap&go sui mezzi pubblici con la carta, anziché cercare i biglietti alle macchinette. I pagamenti digitali sono quindi un abilitatore totale per far crescere il sistema paese, l’industria e arricchire il turismo in Italia”.
Chi è che paga principalmente con sistemi digitali?
“I millenians, ma generazione X e Z stanno alle calcagna in maniera molto dinamica. Per alcuni il pagamento in contante non esiste proprio, sono nati digitalmente e non chiedono contanti”.