AGI - Quattro ex dirigenti della Volkswagen sono stati condannati a pene detentive da un tribunale del Braunschweig, in alcuni casi con sospensione condizionale, per il loro ruolo nello scandalo "dieselgate" sulle emissioni. Lo riporta Bloomberg.
Lo scandalo ha suscitato scalpore nell'industria automobilistica globale a partire dal settembre 2015, quando l'Agenzia per la protezione dell'ambiente degli Stati Uniti aveva accusato Volkswagen di aver manipolato i test sulle emissioni dei veicoli diesel.
Il software installato nella centralina dell'auto è in grado di riconoscere il momento in cui le vetture non sta marciando normalmente, ma è sottoposta a test sulle emissioni. Questo permette al motore di abbassare il livello e superare pienamente le prove. In condizioni di guida normali, le autovetture superano di 40 volte il limite consentito dalla legge per quanto riguarda l'inquinamento.
Nel 2024, Altroconsumo e Volkswagen hanno raggiunto un accordo a favore degli oltre 60 mila consumatori italiani che tra il 2009 e il 2015 avevano acquistato uno dei veicoli coinvolti nella cosiddetta vicenda emissioni (dieselgate) (veicoli Volkswagen, Audi, Skoda e SEAT equipaggiati con motore Diesel EA 189), che hanno aderito e sono stati ammessi alla class action.
Rispetto agli aderenti ammessi alla class action di Altroconsumo che hanno acquistato un veicolo interessato, il gruppo automobilistico tedesco si è impegnato a riconoscere dei compensi a coloro che accetteranno l'offerta transattiva. Nello specifico: 1.100 euro per ciascun veicolo acquistato nuovo da un singolo aderente ammesso (unico proprietario) e non rivenduto prima del 26.09.2015