AGI - Tre luoghi simbolici delle stragi sul lavoro, un appello unitario e forte di Cgil, Cisl e Uil: basta morti, basta parole vuote e finte, si passi ai fatti e si metta in atto una vera alleanza per sconfiggere questa piaga. Con lo "Uniti per un lavoro sicuro" i sindacati hanno dedicato questa giornata di mobilitazione ai temi della salute e sicurezza sul lavoro. Nel pomeriggio si terrà il tradizionale concertone a Roma con oltre 50 artisti, che torna in piazza San Giovanni, dopo la parentesi dello scorso anno al Circo Massimo.
Il leader della Cgil Maurizio Landini ha sfilato in corteo a Roma - presente anche il segretario del Pd, Elly Schlein - perchè la Capitale, come la regione Lazio, è maglia nera per l'aumento dei morti sul lavoro. Landini ha sottolineato che "i morti sul lavoro stanno aumentando non diminuendo. Siamo di fronte a una vera e propria strage che bisogna interrompere. Bisogna smetterla di mettere al centro il profitto. Al centro deve tornare la persona". Poi il leader della Cgil attacca il governo che ha convocato i sindacati sul tema della sicurezza l’8 maggio ad aprire: "Gli incontri finti a Palazzo Chigi non ci interessano. Vogliamo avere l’occasione di aprire una trattativa vera, che noi abbiamo già da due anni avanzato".
"Per cambiare delle leggi balorde non c’è bisogno di investire dei soldi, basta la volontà politica di cancellarle. Se le cose si fanno e si abbandona la propaganda noi siamo disponibili, ma basta con le finte", incalza. La segretaria generale della Cisl Daniela Fumarola ha sfilato a Casteldaccia dove il 6 maggio dell'anno scorso cinque operai morirono mentre eseguivano lavori sulla rete fognaria. "Siamo qui per gridare mai più morti. Questa vergogna deve finire. - ha detto Fumarola - Siamo qui per gridare che c’è bisogno di una strategia nazionale da mettere in campo. Abbiamo apprezzato la convocazione dell’8 maggio della premier Meloni. E abbiamo apprezzato l’annuncio che lei ha fatto di mettere in campo una grande alleanza tra le parti e il governo. È la strada più giusta: unire le forze verso obiettivi condivisi". Fumarola ha anche sollecitato a unire le energie contro il lavoro nero: "Si combatte con una cultura della legalità, con più ispezioni, con un maggiore raccordo tra i soggetti che si occupano di repressione e prevenzione. Non si può agire in modo spacchettato ma occorre mettere insieme le energie”.
Infine il leader della Uil Bombardieri ha manifestato a Montemurlo per ricordare Luana D'Orazio, stritolata da un macchinario nel 2021 a soli 22 anni mentre lavorava in una azienda tessile. Riguardo ai morti sul lavoro, ha detto Bombardieri "abbiamo numeri da guerra civile. Si muore più per mano del lavoro che per mano della mafia. In 25 anni sono morti 6.000 persone per interventi criminali e 55.000 per incidenti mortali". L'impegno, ha aggiunto il leader della Uil, "deve essere quotidiano, sapendo che da soli non ce la possiamo fare, serve l'aiuto di tutti. Bisogna salvare la dignità delle persone e del lavoro". Bombardieri infine chiede che venga istituito “un reato specifico di omicidio sul lavoro”: "la questione della vita umana non è solo questione di soldi, non può essere affrontata solo con dei finanziamenti".
Schlein: "Meloni mente sui numeri, il problema salari c'è"
"Buon Primo Maggio a tutte le lavoratrici e a tutti lavoratori che tengono in piedi questo paese. Il Partito democratico è al loro fianco". Lo ha detto la segretaria del Pd, Elly Schlein, in piazza a Roma. "Abbiamo tanto da fare per migliorare la condizione materiale di chi lavora: c'è la questione salariale anzitutto su cui noi insistiamo, perché serve una legge sul salario minimo. La maggioranza l'ha voluta bloccare. Meloni ha voltato le spalle a 3 milioni e mezzo di lavoratrici e lavoratori che sono poveri anche se lavorano. E continua a mentire a viso aperto sui numeri perché dice che non c'è un problema salariale in Italia, mentre l'Istat pochi giorni fa lo ha confermato dicendo che i salari sono più bassi dell'8% rispetto al 2021", ha aggiunto.