AGI - "Il fascino della politica in termini di adrenalina, avventura, spinta, rapporto con la gente io lo sento, fa parte del Dna di mio padre, di un qualcosa che io, ahimè, sento di avere". Lo ha detto, a margine della presentazione dei palinsesti Mediaset, l'amministratore delegato di Mfe, Pier Silvio Berlusconi. "Parlare con le persone - ha aggiunto - è stato il mio mestiere per più di 30 anni perché la tv questo fa. Ma un conto è fare le elezioni con la grande avventura elettorale, un conto è il sacrificio della vita politica di tutti i giorni" senza tralasciare "il conflitto di interessi: come lo metti? Vendi tutto? Mollare tutto in mano a qualcuno non è un tema leggero".
L'Ad di Mfe ha quindi smentito l'indiscrezione di aver commissionato sondaggi per testare la sua popolarità: "Né io e neppure Mediaset abbiamo commissionato sondaggi su di me e sulla politica. È una balla" ha detto aggiungendo di recarsi spesso "a Roma perché lì c'è una grossa parte della nostra attività produttiva" e in quelle occasioni "certamente incontro anche imprenditori, ma nulla c'entra con la politica". In ogni caso, durante la serata per la presentazione dei prossimi palinsesti autunnali di Mediaset, l'Ad del gruppo ha toccato alcuni temi prettamente politici.
Commentando le elezioni in Francia ha osservato che "meno male che in Italia c’è un governo ed è stabile", un aspetto che "fa bene a tutti, ai cittadini e agli imprenditori". Sul tema dei diritti civili, recentemente commentati dalla sorella Marina, Pier Silvio Berlusconi ha osservato che "Marina ha espresso una sua opinione personale e da editore; è libera di farlo". "La difesa dei diritti civili è nel Dna che ci ha tramandato nostro padre", si tratta di "una battaglia di civiltà che non smette mai: i diritti civili non sono di destra o di sinistra, sono battaglie che vanno portate avanti", ma "dire che sono comunista è valido quanto dire che sono interista", ha concluso in tono scherzoso.