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Più di 500 persone rischiano di perdere il lavoro per la mancata intesa sul call center di Ita

Più di 500 persone rischiano di perdere il lavoro per la mancata intesa sul call center di Ita

Sui lavoratori Almaviva torna l'incubo del licenziamento. I sindacati chiedono alla politica locale di attivarsi per scongiuurare che una bomba sociale esploda nel territorio

oltre 500 persone rischiano perdere lavoro mancata intesa call center Ita

© Alberto Ramella SYNC / AGF 
- Operatori di un call center 

AGI - È saltata l'intesa tra Covisian e Ita per la fornitura del servizio di Contact center che quindi si concluderà alla naturale scadenza della commessa il prossimo 30 aprile (6 mesi di attività). Questo vuol dire che il verbale di accordo del 21 ottobre dello scorso anno che garantiva la continuità per i lavoratori impegnati sulla commessa Ita, sia quelli in Covisian - 217 addetti - sia i circa 300 di Almaviva in attesa di essere ricollocati e in cassa integrazione a zero ore da novembre scorso, non è più valido.

"Sui lavoratori Almaviva torna l'incubo del licenziamento. Chiediamo alla politica locale tutta, di attivarsi affinché Palermo non paghi questo prezzo altissimo della perdita di ben 500 posti di lavoro, perché sarebbe davvero una bomba sociale per il nostro territorio", affermano Leonardo La Piana segretario generale Cisl Palermo Trapani e Francesco Assisi segretario generale Fistel Cisl Sicilia. Le segreterie nazionali di categoria, di Cgil, Cisl e Uil hanno già inviato una richiesta di incontro al ministero del Lavoro. "Serve un'azione forte da parte delle istituzioni locali e regionali, non possiamo accettare né che per i lavoratori passati in Covisian scatti la procedura di clausola sociale, né il licenziamento per tutti gli altri".