Roma - Si mangia meno carne, ma di qualita' e con attenzione alla salute. E' quanto emerge dalle prime analisi dell'Osservatorio nazionale sui consumi delle carni di Agriumbria che sara' presentato nel corso della fiera a Bastia Umbria, nel polo fieristico di Umbriafiere, dal 31 marzo al 2 aprile prossimi. "Una novita' che vogliamo presentare in occasione della prima giornata di fiera con un vero e proprio rapporto - aggiunge Bogliari - che ancora in Italia non c'era e che abbiamo pensato perche' la nostra fiera ha come core business quello delle carni di qualita', settore che, in controtendenza col calo dei consumi generali di carne, e' cresciuto". Il consumo medio annuo in Italia di carne (pollo, suino, bovino, ovino) e' di 79 chilogrammi pro-capite, il piu' basso in Europa, i danesi sono a 109,8 chilogrammi, i portoghesi 101 chilogrammi, gli spagnoli 99,5 chilogrammi, i francesi e i tedeschi 85,8 e 86 chilogrammi. Ma il consumo di carne e salumi e' anche molto al di sotto, circa la meta', dei quantitativi individuati come potenzialmente rischiosi dall'Organizzazione Mondiale della Sanita'. Grazie anche alla Dieta Mediterranea, piu' equilibrata e sostenibile, gli italiani sono il secondo popolo piu' longevo al mondo e la qualita' delle carni trasformate e' ben diversa dalle produzioni nord europee e, come afferma Assocarni, gli allevamenti italiani producono carni piu' magre e di migliore qualita'. A febbraio, i dati registrano, un aumento degli acquisti del 14% di carne bovina, del 10% di salumi e dell'8% di carne di maiale. Rimane il fatto che per frutta e verdura gli italiani spendono 98,55 euro al mese per famiglia, cifra che sorpassa quella per la carne, scesa a 97 euro al mese con una incidenza del 22% sul totale, ed e' diventata la prima voce del budget alimentare delle famiglie con un vero stravolgimento sulle tavole. Tuttavia, il 2016 ha visto una flessione, -5%, dei consumi domestici di carni bovine dopo che anche il 2015 si era chiuso con un -6%. I consumatori di carne sono calati del 7% e in calo, -9%, sono anche per la carne fresca di maiale e di pollo, -1%. Nell'ultimo anno sono stati oltre 16 milioni gli italiani ad aver ridotto il consumo di carne rispetto all'anno precedente. Cambiano le scelte degli italiani: la piu' consumata in Italia resta la carne di maiale (37 chili a testa all'anno), seguita da quella bovina (21 chili) e da quella avicola (19 chili). Stando ai consumo negli altri Paesi, quello degli Stati Uniti e' superiore a quello italiano del 60%, in Australia del 54%, in Spagna del 29% e in Francia e Germania del 12%. Le quantita' di carne portate in tavola dagli italiani sono scese in media a 85 grammi al giorno. Crollano wurstel (-16,4%), carne in scatola -9,9%, e carne rossa -2,8% oltre che prosciutto crudo -2,4%.