Milano - La vittoria nella battaglia sul Corriere della Sera proietta Urbano Cairo, imprenditore alessandrino proprietario del Torino Calcio, verso la fusione tra la sua Cairo Communication e il gruppo Rcs nel giro di due anni. Il primo atto dell'editore, secondo quanto dichiarato, sara' pero' la richiesta di un'assemblea per la nomina di un nuovo cda di Rcs, che Cairo intende personalmente guidare e gestire. La fusione e' uno degli obiettivi esplicitati nel piano dell'editore; la cordata Bonomi, anche nel caso l'opa fosse dichiarata decaduta e il 12,93% di Rcs ottenuto in adesione fosse di nuovo liberato, resterebbe titolare di poco meno del 25% del gruppo editoriale e potrebbe, potenzialmente, opporsi come minoranza di blocco alla fusione. Cairo ha piu' volte rivendicato la bonta' dell'eventuale aggregazione: i ricavi, secondo le sue stime, salirebbero a 1,27 miliardi nel 2017 e a 1,34 miliardi nel 2018 mentre il margine operativo lordo a 172 milioni nel 2017 e a 215 milioni nel 2018. Cairo, classe 1957, e' partito come imprenditore nel 1995 con la creazione della Cairo pubblicita'; nel 1999 ha acquisito l'editoriale Giorgio Mondadori e si e' poi dedicato al lancio di nuovi periodici. Nel 2013 ha acquisito La7 da Telecom Italia Media. A oggi, oltre alla concessionaria pubblicitaria, la Cairo communication e' attiva nell'editoria televisiva con La7 e La7d e nella stampa periodica con le testate Cairo editore (Dipiu', Diva e donna, F, Tv mia, Nuovo, Giallo, For Men, Natural Style) e con l'editoriale Giorgio Mondadori (Airone, Bell'Italia, Bell'Europa, In viaggio, Gardenia, Arte, Antiquariato). (AGI)