(AGI) - Roma, 9 nov. - Valgono 348 miliardi di euro i prestitibancari non rimborsati da famiglie e imprese. Agli oltre 204miliardi di sofferenze, vanno aggiunti i quasi 17 miliardi dicrediti scaduti e ad altri 127 miliardi di ulteriori incagli.Il totale dei finanziamenti che faticano a essere restituitidai clienti corrisponde a circa il 23% dello stock di creditoerogato fino a giugno 2015 dalle banche italiane, pari a 1.532miliardi. I finanziamenti non rimborsati dalle imprese sonopari a oltre 288 miliardi, quelli dalle famiglie a quasi 60miliardi. Da dicembre 2014 a giugno scorso i finanziamenti aiprivati si sono ridotti di quasi 4 miliardi (-0,26%): calolegato alla contrazione dei finanziamenti alle imprese di 4,2miliardi (-0,43%), mentre le erogazioni alle famiglie sonorisultate in crescita di 351 milioni (+0,06%). Questi i datiprincipali di una analisi del Centro studi di Unimpresa secondocui il totale dei crediti deteriorati e' salito di quasi 8miliardi in sei mesi con un incremento superiore al 2%. Lo studio di Unimpresa, basato su dati della Bancad'Italia, prende in considerazione anche i prestiti legatiall'acquisto di pronti contro termine e allarga, pertanto, ilperimetro rispetto ad altre analisi sullo stesso tema. A giugnoscorso lo stock di prestiti erogati dalle banche al settoreprivato (famiglie e imprese) valeva 1.532,3 miliardi indiminuzione di 3,9 miliardi (-0,26%) rispetto a dicembre 2014.I crediti deteriorati (sofferenze, crediti scaduti, altriincagli) ammontavano a 348,8 miliardi (22,8% del totale deiprestiti) in salita di 7,9 miliardi (+2,32%) rispetto adicembre 2014; le sofferenze erano a quota 204,5 miliardi(13,4% dei prestiti) in salita di 9,4 miliardi (+4,86%); icrediti scaduti erano a quota 16,7 miliardi (1,1% dei prestiti)in aumento di 3,1 miliardi (+23,04%) su dicembre 2014. Icosiddetti crediti in bonus (cioe' quelli regolarmenterimborsati) valgono 1.183,5 miliardi (77,2% dei prestiti) incalo di 11,8 miliardi in sei mesi (-0,99%). La quota di crediti deteriorati preponderante e' quelladelle imprese che a giugno scorso avevano prestiti per 983,8miliardi, in diminuzione di 4,2 miliardi su dicembre 2014(-0,43%). I crediti deteriorati ammontavano a 288 miliardi(29,4% dei prestiti) in salita di 7,01 miliardi (+2,49%)rispetto a dicembre 2014; le sofferenze erano a quota 166,05miliardi (16,9% dei prestiti) in salita di 8,9 miliardi(+5,71%); i crediti scaduti erano a quota 11,3 miliardi (1,2%dei prestiti) in aumento di 2,06 miliardi (+22,21%) su dicembre2014. I cosiddetti crediti in bonus (cioe' quelli regolarmenterimborsati) valgono 695 miliardi (70,6% dei prestiti) in calodi 11,3 miliardi in sei mesi (-1,60%). Quanto alle famiglie, i prestiti a giugno scorso eranoarrivati a quota 548,5 miliardi in salita di 351 milioni(+0,06%) su dicembre 2014. I crediti deteriorati detenuti dallefamiglie valevano a giugno scorso 59,9 miliardi (10,9% deiprestiti) in salita di 907 milioni (+1,54%) rispetto a dicembre2014; le sofferenze erano a quota 38,5 miliardi (7% deiprestiti) in salita di 513 milioni (+1,35%); i crediti scadutierano a quota 5,3 miliardi (1% dei prestiti) in aumento di 1,07miliardi (+24,85%) su dicembre 2014. I cosiddetti crediti inbonus (cioe' quelli regolarmente rimborsati) valgono 488,5miliardi (89,1% dei prestiti) in calo di 556 milioni in seimesi (-0,11%). "Il problema delle sofferenze e degli incagli e' statosottovalutato in partenza, due o tre anni fa. Noi ne parliamoinsistentemente e ora stanno arrivando allarmi anche dairegolatori e dalle autorita'. Si parla di una bad bank, di unostrumento che vede il coinvolgimento del settore pubblico.Bene, lo auspichiamo. Ma si faccia presto, il rischio e' chefiniremo sommersi da questa montagna di debiti spazzatura",commenta il presidente di Unimpresa, Paolo Longobardi. (AGI).