(AGI) - Taranto, 6 ago.- Oggi e' il giorno della ripartenzadell'altoforno 1 all'Ilva di Taranto. Il riavvio dell'impianto,dopo due anni e mezzo di fermata per i lavoridell'Autorizzazione integrata ambientale, e' previsto nelpomeriggio con la prima colata di ghisa nella nottata.L'altola' dei custodi giudiziari del sequestro dell'area acaldo, per i quali la ripartenza dell'altoforno 1 non e'autorizzata, non dovrebbe bloccare le manovre di riaccensione.L'Ilva, infatti, conferma il riavvio. E si afferma inoltre chela comunicazione fatta dai custodi giudiziari BarbaraValenzano, Emanuela Laterza e Claudio Lofrumento e' soloinformativa nei confronti dell'autorita' giudiziaria -procuratore della Repubblica di Taranto, Franco Sebastio, e gipPatrizia Todisco - e non prescrittiva. I custodi sono statinominati dallo stesso gip Todisco a luglio 2012 quando tuttal'area a caldo fu sequestrata a causa dell'inquinamento. I custodi, nella comunicazione fatta all'autorita'giudiziaria per l'altoforno 1, pongono un problema relativoalla copertura della struttura che ospita l'impianto. Laquestione deriva dal sopralluogo nell'Ilva fatto dai tecnici diIspra e Arpa Puglia a fine luglio per accertare larealizzazione delle prescrizioni dell'Aia. In sostanza, diconoi custodi, alcune coperture, fatte con "pannellature inmateriale flessibile, se non correttamente riposizionate aseguito della loro apertura, voluta o accidentale, nongarantiscono la completa chiusura dell'edificio". Aspetto,questo, che i custodi giudiziari reputano di "particolarecriticita' per quelle aperture prospicienti, all'internodell'edificio, a nastri trasportatori di materiale pulverulentonon chiusi". In altri termini, i custodi - sulla base deirilievi di Ispra e Arpa Puglia - ritengono che le coperture,cosi' come sono state installate, non assicurano il bloccodelle emissioni polverose. Quindi, affermano i custodi, "leattivita' di avviamento dell'altoforno 1 non risultanoattualmente autorizzate dall'autorita' competente". Sul punto specifico, l'Ilva - rendono noto i custoditraendolo dal verbale ispettivo dell'Aia - ha assicurato cheterra' subito sotto controllo le coperture e "verifichera' lapossibilita' di rendere le stesse piu' stabili dandonecomunicazione ad Ispra ed Arpa Puglia". Mentre per quantoriguarda il fatto che le attivita' di riavvio dell'altoforno 1non siano autorizzate, fonti Ilva dicono che le autorizzazionisono state chieste 60 giorni fa ed ottenute in seguito e chegli stessi tecnici di Ispra e Arpa Puglia, nel corso del loroultimo sopralluogo, preliminare anche alla riaccensionedell'impianto, hanno acquisito i verbali di collaudo. E' da aggiungere che martedi' sera, nel corso di un verticein Prefettura, presenti le istituzioni locali, l'Arpa, loSpesal dell'Asl, il comando provinciale dei Vigili del fuoco edaltre autorita' di controllo, l'Ilva ha ufficialmentecomunicato che la ripartenza dell'altoforno 1 avverra' nelpomeriggio del 6 agosto, nonche' spiegato tutte le fasitecniche successive. Nella riaccensione, ha comunicatol'azienda, potranno verificarsi anche fenomeni emissivi daltetto dell'impianto, ma si tratta, per l'Ilva, di aspettitransitori e inevitabili e connessi proprio con la ripartenza. "Con il riavvio dell'altoforno 1 e il conseguente riavviodell'acciaieria 1, la capacita' produttiva dello stabilimentoIlva di Taranto raggiungera' il 60% circa del proprio valoremassimo" ribadisce il direttore generale dell'Ilva, MassimoRosini. In particolare, si arrivera' a "circa 17 milatonnellate al giorno e 6 milioni di tonnellate su base annuacon un impatto positivo occupazionale di circa 3-400 persone".Questo e', infatti, il numero degli addetti che torna inproduzione con la rimessa in marcia dell'impianto. "L'altoforno1 - aggiunge Rosini - e' fermo da dicembre 2012 e riparte conla totalita' degli adeguamenti ambientali completati".Affrontando poi il tema della sicurezza dell'impianto, il dgIlva sostiene che "quello della sicurezza sul lavoro e' un temaculturale per azienda e lavoratori, sul quale Ilva, da sempre,manifesta grande attenzione e sul quale si sta seguendo conimpegno la strada del miglioramento delle performance". Rosiniquindi chiarisce che "il riavvio dell'altoforno 1 sara'effettuato utilizzando una procedura consolidata a livellointernazionale, con l'obiettivo di minimizzare gli impattiambientali e di sicurezza che contraddistinguono l'avvio di unaltoforno". "Sul tema della sicurezza - conclude il dgdell'Ilva - l'azienda si e' avvalsa della collaborazionediretta di consulenti tecnici indipendenti, a cominciare dallasocieta' multinazionale Paul Wurth, e con la consulenza ancheda parte di diversi docenti universitari". (AGI).