(AGI) - Roma, 14 feb. - Questo pomeriggio a Monaco, dopo mesidi malattia e' morto Michele Ferrero. L'imprenditore della cioccolata, inventore della Nutella, degli ovetti Kinder, del Ferrero Rocher si e' spento a quasi 90 anni. L'hanno assistito finoall'ultimo istante la moglie Maria Franca ed il figlioGiovanni. La camera ardente sara' allestita nella fabbrica diAlba(Cuneo) e la cerimonia funebre avra' luogo nella Cattedralecittadina.
Lo scorso anno disse 'no' alla Nestle'
Michele Ferrero puo' essere annoveratosenza dubbio tra i grandi protagonisti dell'industria italiana.Nato a Dogliani il 26 aprile del 1925 fin da bambino decide diproseguire e dare impulso alla azienda dei genitori, PietroFerrero e Piera Cillario che, entrambi figli di contadini,decidono di lanciarsi nell'industria dolciaria. Pietro infattidi fare il contadino come il padre non aveva nessuna voglia ecosi', insieme al fratello Giovanni, decide di lasciare i campie di trasferirsi nella cittadina, Dogliani, dove si mette alavorare come garzone di un pasticciere. Dopo il matrimonio,Pietro e Piera aprono un negozio a Torino, nella centralissimavia Berthollet. In questo periodo c'e' un episodio che mostrachiaramente la vena imprenditoriale del giovane Ferrero: tentaun'avventura in Somalia per vendere panettoni. Allo scoppiodella seconda guerra mondiale i coniugi decidono di tornare adAlba dove aprono un laboratorio dolciario nel 1942 in viaRattazzi, nel quale iniziano a sperimentare la creazione dinuove golosita'.
Da quel laboratorio nelle Langhe comincia lastoria di uno dei piu' grandi gruppi dolciari al mondo. Il 14 maggio del 1946 viene costituita formalmentel'azienda fondata da Pietro ma a cui il giovane Michele, appena21enne, da' un apporto decisivo alla sua veloce crescita. Nel1949, alla morte del padre, Michele prende le redini insiemealla mamma Piera e allo zio Giovanni. Da quel momento inizia lavelocissima corsa di un'azienda destinata a conquistare ilmondo. Sono di Michele tutte le invenzioni grazie alle quali ilgruppo passa dai mille dipendenti degli anni Cinquanta ai 4mila del 1960, per poi salire a diecimila nel 1990, fino agliattuali 19 mila (in tutto il mondo). Oggi Ferrero e' presentein 53 Paesi, ha 20 stabilimenti produttivi, di cui 3 operantinell'ambito delle imprese sociali in Africa ed Asia, e 9aziende agricole. Le realizzazioni si chiamano Mon Cheri(1956), Tic Tac (1969), Estathe' (1972) e Rocher (1982). Masoprattutto sono famosi i Kinder Sorpresa. "Perche' i bambinivogliono le uova di Pasqua al cioccolato? Per la sorpresa:allora dobbiamo dargliela tutti i giorni", disse un giornoMichele.
Il 2 giugno 1971 viene nominato Cavaliere del Lavoro.Secondo Forbes, e' l'uomo piu' ricco d'Italia (23,4 miliardi didollari nel 2014) e il 29* al mondo. Sua anche l'intuizione diandare all'estero, cosa non comune ne' scontata per quei tempi.Crea Ferrero Germania e Ferrero Francia che rappresentano iprimi esempi di internazionalizzazione dell'industrianazionale. Successivamente esporta i prodotti ed il marchioFerrero oltreoceano, dall'Australia (1974) all'Ecuador (1975).Nei primi anni '70 Michele Ferrero intuisce le potenzialita'della televisione e l'azienda decide di puntare nellapubblicita' televisiva, nel primo spazio appositamente creato,il Carosello. A fine anni Settanta, periodo dei sequestri dipersona per estorsione, manda i due figli Pietro e Giovanni astudiare a Bruxelles. Torneranno poco dopo nell'azienda difamiglia. Quando Michele Ferrero lascia la carica diamministratore delegato, va a vivere a Montecarlo, dove ha sedeun'altra societa' del Gruppo Ferrero, Soremartec (Societe' derecherche de marketing et technique), i cui compiti vannodall'innovazione del prodotto al rinnovamento dei sistemi diproduzione, fino ai test di mercato.
Nel 1983 per sua volonta'e' nata la Fondazione Ferrero, con sede ad Alba. Essa ha ilduplice obiettivo di prendersi cura degli ex-dipendenti Ferreroe di promuovere iniziative culturali ed artistiche. Nel suologo compaiono i tre verbi che la caratterizzano: 'Lavorare,Creare, Donare'. Michele non ha mai voluto quotare in Borsal'azienda e non ha mai fatto acquisizioni rilevanti. Condottaportata avanti anche dai figli. Dal 6 giugno 1997 alla guidadell'azienda subentrano ufficialmente i figli Pietro e GiovanniFerrero. Nell'aprile 2011 il figlio Pietro scompare in seguitoad un arresto cardiaco (come il nonno) avvenuto durante unamissione nell'impresa sociale in Sudafrica. Dopo la prematurascomparsa del figlio Pietro, il figlio Giovanni e' al verticedel gruppo come unico amministratore delegato, continuando acondurre l'azienda con successo. .