(AGI) - Roma, 10 nov. - Il segretario generale della Uil, LuigiAngeletti, ha rimesso oggi il suo mandato al Consiglioconfederale, in coerenza con quanto gia' annunciato nelloscorso mese di gennaio. Angeletti ha confermato la decisione dinon ricandidarsi al vertice dell'organizzazione e haufficializzato l'esito della consultazione, che ha accompagnatol'iter congressuale di questi mesi, per l'individuazione delcandidato alla successione. I favori della Uil si sonoconcentrati sull'attuale segretario generale aggiunto, CarmeloBarbagallo. Il prossimo congresso nazionale, che si svolgera'al Palazzo dei Congressi di Roma dal 19 al 21 novembre,eleggera' il nuovo Consiglio confederale che, seduta stante,votera' sulla proposta di Barbagallo a nuovo segretariogenerale della Uil. "Il sindacato non e' liquido e non e' sulla strada diessere liquefatto o liquidato". Con queste parole il segretariogenerale dimissionario della Uil, Luigi Angeletti, rispondealle critiche del presidente del Consiglio e fornendo i numeridella stagione congressuale della Uil, sostiene che i fattidimostrano che il sindacato "e' attrattivo e ha successo". Lastagione congressuale della Uil e' iniziata a marzo e si e'conclusa alla fine di ottobre con 1.464 assemblee congressualia cui hanno partecipato piu' di un milione e 320 mila iscritti;i congressi provinciali sono stati 1.590 con 93.000 delegati; icongressi confederali provinciali sono stati 106 coinvolgendo9.250 delegati. Al XVI Congresso nazionale che si svolgera' a Roma dal 19al 21 novembre, parteciperanno 1.100 delegati e 400partecipanti di diritto. "A fronte di 300 mila posti persi, gliiscritti sono aumentati di 10.000 unita'", ha riferitoAngeletti. In questo Paese - ha proseguito - una seria,incomprimibile domanda di tutele, di partecipazione, divolonta' di organizzarsi per difendersi dalla crisi. La nostravera missione e' fornire una risposta a questa domanda. Stiamodiventando l'unica struttura nazionale che tiene insiemepersone che vivono, lavorano, sperano in un lavoro in tutto ilPaese. Lo slogan del congresso sara' "Lavoro. Voglia diriscatto" ad indicare l'impegno alla rappresentanza delsindacato che - ha fatto notare Angeletti - continua ad esseredel lavoro dipendente. Il nostro compito e' di organizzare chiun contratto a tempo indeterminato ce l'ha e allargare a tuttigli altri, senza pero' sostituire la base di rappresentanza. "Oggi si considera la velocita' l'unica cifra politicamentepositiva - ha detto ancora Angeletti - ma il nostro congressoha richiesto tanto tempo e viene a valle di una lungadiscussione non rituale. La nostra organizzazione non raccoglieun consenso occasionale con slogan o promesse, ma ha unapartecipazione fisica che da' continuita' alle nostre scelte.
BARBAGALLO, DA "OPERAIO BAMBINO" A LEADER SINDACALE - Un siciliano che ha provato sulla sua pelle cosa vuol dire illavoro nero, la vita in fabbrica, le lotte per la legalita' eil pericolo della mafia. Carmelo Barbagallo, dalla prossimasettimana leader della Uil, ha iniziato a lavorare all'eta' di8 anni: ora di anni ne ha 67 e non appare spaventato dallanuova prova a cui lo chiama il sindacato: "Io non sono anziano- suole dire - ho solo iniziato prima". Segretario generaleaggiunto da gennaio scorso, Barbagallo (sposato,con 2 figli e 2nipoti) sara' eletto ufficialmente dal Congresso che si terra'a Roma dal 19 al 21 novembre, ma gia' negli ultimi importantiappuntamenti del sindacato, come l'incontro al ministero delLavoro sulla Legge di Stabilita', le manifestazioni deipensionati e la mobilitazione dei dipendenti pubblici, e' statolui a rappresentare la Uil. Se al tavolo di Palazzo Chigi ad ottobre scorso il premierMatteo Renzi sembro' ignorarlo ("Lei chi e'?" domando' ilpresidente del Consiglio come riferito dallo stesso Barbagallo)ora dovra' tener conto della sua determinazione: "Imparera' aconoscermi", aveva detto. E in queste ultime settimane si e'mostrato molto critico con il governo e ha minacciato losciopero generale non solo dei lavoratori pubblici ma di tuttiquelli, anche nel privato, privi di rinnovo contrattuale. Barbagallo, d'altronde, ha imparato presto a tener testaalla controparte come lavoratore e come sindacalista. Dopo 5anni di lavoro minorile, 1 anno di lavoro nero e 3 mesi diapprendistato, prima di approdare alla Fiat, ha cambiato tantimestieri. Il primo contratto regolare fu in una concessionariad'auto; poi in quindici anni e' passato da un negozio dibarbiere a un pastificio, da una cooperativa ittica a unmagazzino di smistamento postale. Infine, operaio specializzatoalla Fiat di Termini Imerese, la cittadina siciliana che gli hadato i natali. Nello stabilimento ha iniziato l'attivita' sindacale che dadelegato lo ha portato sino alla carica di segretario generaledella Uil Sicilia. Le sue battaglie civili in difesa dellalegalita' lo hanno reso bersaglio della mafia. In particolare,dopo le parole pronunciate in occasione dei funerali del suoamico Domenico Geraci, il sindacalista della Uil assassinato aCaccamo nel 1998, e' stato fatto segno di gravi attiintimidatori: gia' in precedenza, peraltro, un colpo di fucileera esploso nella sua abitazione lasciandolo miracolosamenteincolume. Nel giugno del 2000, con Angeletti segretario generale,Barbagallo e' stato eletto in segreteria confederale nazionalecon delega all'organizzazione. In questa veste, a partire dallaConferenza nazionale di Bellaria del 2012, ha ideato,progettato e avviato la riforma organizzativa della Uil, la cuicompleta attuazione e' destinata a generare la nascita di unpiu' snello ed efficiente "Sindacato a rete". (AGI).