Perché il gas sarà una risorsa energetica sempre più fondamentale

Mantovani (Anigas): "Il metano cruciale per costruire un mix energetico sostenibile, sicuro e dai costi limitati"

Perché il gas sarà una risorsa energetica sempre più fondamentale

Il gas naturale resterà una risorsa centrale per soddisfare i bisogni energetici dell'Italia e guidarla verso un mix energetico più pulito, grazie alla sua capacità di conciliare sostenibilità ambientale, competitività economica e sicurezza. Questa la principale conclusione del convegno "Diamo gas al futuro dell'energia. Il ruolo del gas naturale nella transizione energetica verso la low carbon economy", organizzato da Anigas e I-Com. L'iniziativa ha voluto promuovere il dibattito sul contributo che il gas naturale può dare nel percorso verso la decarbonizzazione.

"Nel medio periodo, il metano continuerà ad avere un impiego diffuso e nel futuro resterà una risorsa sulla quale puntare per costruire un mix energetico sostenibile, sicuro e allo stesso tempo con costi limitati", ha detto Massimo Mantovani, presidente Anigas. "Il gas naturale avrà un ruolo centrale e di primaria importanza nel soddisfare la crescita della domanda energetica globale".

video

Il trend incrementale e di lungo periodo del consumo di gas naturale emerge da tutti gli scenari principali, considerati anche quelli maggiormente avanzati nel processo di transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio. A livello globale, il gas naturale ha riscontrato il tasso di crescita (1,8%) più elevato, dopo le fonti rinnovabili, dal 2010 ad oggi, con un incremento ancora più elevato (3,7%) nel solo 2017.

Per il futuro, l'Aie prevede una crescita della domanda e il mercato del gas naturale liquefatto diventerà sempre più liquido e conveniente grazie ad un raddoppio dei volumi scambiati entro il 2040. L'Italia è prima in Europa per impiego del gas nella generazione elettrica e nei trasporti e seconda come livello di penetrazione dell'infrastruttura e negli usi finali domestici. D'altronde, il gas naturale è la fonte primaria più utilizzata per il soddisfacimento del fabbisogno nazionale: secondo le ultime cifre, l'82% delle famiglie italiane è raggiunto dalla rete del metano; il 90% dei Comuni è servito dal gas naturale; il 48% dell'energia elettrica è prodotto da centrali a gas; il 70% dei veicoli europei alimentati a metano circola in Italia e oltre 1.200 stazioni di rifornimento si trova nel nostro paese.

Convinti che il gas gioca e giocherà un ruolo centrale nel panorama energetico mondiale anche gli altri relatori del convegno. Secondo il presidente di I-Com, Stefano da Empoli, il petrolio ha ancora il primato con il 35% dei consumi, ma il gas segue al secondo posto con il 23% ed entro il 2030 crescerà dell'1,5%, mentre l'energia nucleare aumenterà del 2,6% e le energie rinnovabili del 2,4%. Nei consumi in valore assoluto l'Italia è "molto in alto" nella classifica europea, al terzo posto dietro Germania e Regno Unito. "Con il gas - ha detto - dovremo convivere sicuramente a lungo ed è un bene diversificare le fonti di approvvigionamento".

Nel panorama internazionale - ha sottolineato Aleassandro Cadei, partner Bain, Emea energy leader - il gas continuerà a giocare un ruolo importante, preponderante. Le attese di consumi di gas a livello mondiale sono di crescita, "con numeri tendenzialmente molto importanti". "Il gas naturale avrà un ruolo chiave nella transizione energetica mondiale e deve averlo anche in Italia", dove può dare stabilità al sistema che procede verso la decarbonizzazione, integrato con biometano.

Il vice direttore aera politiche industriali di Confindustria, Massimo Beccarello, ha da parte sua sostenuto la necessità del settore di avere una programmazione a lungo termine ma anche interventi regolatori nel breve periodo per garantire che la transizione alla 'low carbon economy' sia efficace e competitiva; la politica - ha sottolineato - deve presidiare il dibattito a Bruxelles in modo da garantire la competitività italiana nei prossimi anni. 



Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a dir@agi.it