La Cina dice stop e l'Europa rischia di essere sommersa da rifiuti riciclabili

Raccolti nel 2016 oltre 27 milioni di tonnellate di plastiche post-consumo nel Vecchio Continente

La Cina dice stop e l'Europa rischia di essere sommersa da rifiuti riciclabili 
Foto: Alessandro Vecchi / AGF
plastica (AGF)

La Cina sta procedendo verso il blocco dei rifiuti riciclabili in arrivo dall'Europa. Secondo quanto riporta 'Il Sole 24 Ore', il Vecchio Continente si starebbe intasando con tonnellate e tonnellate di plastiche, vetri, carta straccia che il mercato europeo sarebbe troppo piccolo per riciclare e che la Cina non intende più assorbire come prima. Nel 2016, i produttori cinesi e di Hong Kong avevano importato dai Paesi industrializzati - tra cui Europa, Usa e Giappone - 7,3 milioni di tonnellate di rifiuti plastici, pari al 70% dei rifiuti plastici raccolti e selezionati.

La situazione non sarà facilmente gestibile, se si considera che in Europa si è registrato ormai il sorpasso del riciclo sull’avvio a discarica per i rifiuti plastici. "Il risultato - ragguaglia il sito Polimerica.it - è rivendicato dall’associazione dei produttori europei di materie plastiche PlasticsEurope, che cita i dati contenuti in uno studio commissionato a Conversio Market & Strategy (“Post-consumer Plastic Waste Management in the EU28 + Norway and Switzerland in 2016”)".

Nel 2016 oltre 27 milioni di tonnellate di plastiche post-consumo sono state raccolte a livello europeo (UE + Svizzera e Norvegia), con un incremento del 5% rispetto al 2014. Di queste il 41,6% sono state avviate a termovalorizzazione, il 31,1% riciclate per via meccanica e solo il 27,3% è stato avviato a discarica, pari a circa 9 milioni di tonnellate. Ciò significa che il recupero di rifiuti plastici è arrivato al 72,7% contro il 69,2% del 2014.

Secondo lo studio commissionato da PlasticsEurope ed EPRO (associazione dei delle aziende europee che si occupano di recupero e riciclo di plastica), riferisce ancora Polimerica.it, "negli ultimi dieci anni il riciclo dei rifiuti plastici nel vecchio continente è cresciuto dell’80%, mentre il conferimento in discarica è calato del 43%, pur con significative differenze da paese a paese. Il tasso di recupero di plastiche post-consumo varia infatti tra il 30% e il 100%.

Considerando i soli rifiuti da imballaggio in plastica, tra il 2006 e il 2016 il riciclo ha messo a segno un +74%, mentre la discarica è scesa del 53%".

L'alt di Pechino non sorprende

La Cina dice stop e l'Europa rischia di essere sommersa da rifiuti riciclabili 
Foto: Maria Laura Antonelli / AGF
smistamento rifiuti (AGF)

"In estate - ricorda 'Il Sole 24 Ore' - il Governo di Pechino aveva notificato all’Organizzazione Mondiale del Commercio (Omc-Wto) che dal gennaio 2018 avrebbe imposto divieti all’importazione di 24 tipologie di materiali da riciclare: plastica riciclabile, residui tessili, carta straccia di qualità inferiore, materiali spesso appesantiti da pietre, calcinacci se non peggio. È la campagna contro la yang laji, la spazzatura straniera, un mercato stimato nel 2016 in 17 miliardi di dollari (altri 4,6 miliardi la sola Hong Kong) soprattutto da Europa e Usa".

La decisione della Repubblica Popolare è motivata dalla sovrabbondanza di rifiuti riciclabili interni, che soddisfano ormai pienamente la domanda del Paese, mentre dagli Stati Uniti e dall'Europa la raccolta dei materiali per il riciclaggio non soltanto è diventata superflua, ma rischiosa perché sulle navi arrivano spesso, frammisti alle sostanze riutilizzabili, rifiuti sporchi o pericolosi, laddove la Cina è sempre più impegnata nella difesa dell'ambiente e ha pertanto fissato la percentuale dei materiali di scarto al livello draconiano dello 0,03.

L'Italia, malgrado conti su una capacità di recupero e riciclaggio tra le maggiori in Europa (il 71% del vetro e l'83% della plastica) si ritrova con gli impianti di recupero energetico intasati e una crescente difficoltà degli scarti provenienti dai processi di riciclaggio, che sarà aggravata dallo stop cinese. Per ora la soluzione migliore appare la riduzione dei riciclabili a favore dell'usa e getta biodegradabile.



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