Castelli ha svelato alcuni dettagli sul reddito di cittadinanza

In un'intervista a Il Fatto Quotidiano in edicola, il viceministro dell'Economia dei 5 stelle anticipa come i destinatari potranno ottenere i soldi, l'uso attraverso il bancomat, e perché sarà diverso dalla social card 

Castelli ha svelato alcuni dettagli sul reddito di cittadinanza
 (Afp)
 Laura Castelli (M5s)

Sarà il bancomat, il perno su cui ruoterà il funzionamento del reddito di cittadinanza. Lo spiega a Il Fatto Quotidiano il viceministro all'Economia dei 5 stelle, Laura Castelli, che premette:

"Il progetto lo stiamo definendo assieme al team per la trasformazione digitale di Diego Piacentini e alla Banca mondiale [...] Ogni cittadino che ha diritto al reddito potrà adoperare la propria tessera bancomat, e recarsi in un negozio. Poniamo che debba comprare del pane: gli basterà dare il bancomat al fornaio, che riconoscerà il codice della tesserina tramite un apposito software, e scalerà la cifra dell'acquisto. Non ci sarà alcuno scambio di denaro: il negoziante riavrà dallo Stato in giornata la cifra spesa dal singolo cittadino, come già avviene ora con i normali acquisti. E le banche di acquirente e venditore non avranno visionato nulla".

Per i bonifici si potranno utilizzare sistemi di pagamento tramite app (come lo smart payment). "In questo modo - sottolinea la viceministro - potremo far si' che il reddito venga tutto destinato al consumo, e controllare il modo in cui viene speso. E così potremo anche garantire il pagamento dell'Iva". Non solo:

"Prevediamo di escludere alcuni circuiti da questo processo. Per capirci, nessuno potrà usare il bancomat per scommettere".

E la tempistica?

"Le tecnologie per i pagamenti sono già tutte disponibili. Mentre ci vorranno alcune settimane per incrociare le banche dati di Inps, centri per l'impiego, Comuni e centri di formazione [...] Questo è un metodo diverso (dalla social card, ndr). Nessuno avrà paura di sentirsi ghettizzato usando una carta riconoscibile, perché potrà adoperare il suo consueto tesserino bancomat".



Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a dir@agi.it