"Simmetria" è la nuova parola entrata nel vocabolario della Bce. Per dirla con le parole del presidente Mario Draghi: "significa che agiremo con la stessa determinazione sia se l'inflazione si trova sotto sia se si colloca sopra il nostro obiettivo di inflazione", vale a dire la soglia del 2%. Per dirla in breve "non ci sono tetti", in nessuna direzione: l'Eurotower non si rassegna a un costo della vita "persistentemente" basso, cosi' come agirebbe con vigore se i prezzi al consumo si spingessero troppo in alto. Una visione "simmetrica" appunto.
"Un nuovo linguaggio" che segna con chiarezza un punto: non ci può essere stabilità dei prezzi se l'inflazione si allontana troppo dalla soglia del 2%, in qualsiasi direzione. Si possono tollerare scostamenti temporanei e limitati, ma non oscillazioni eccessive e persistenti, qualunque sia la loro direzione. L'obiettivo primario della Bce è mantenere la stabilità dei prezzi. Ciò significa che i prezzi non dovrebbero aumentare (inflazione) in misura significativa, né al tempo stesso diminuire (deflazione) in maniera prolungata. Il motivo è che lunghi periodi di eccessiva inflazione o deflazione hanno effetti negativi sull'economia. Per conseguire il suo target, la banca centrale europea ha adottato una definizione quantitativa della stabilità dei prezzi.
In particolare, l'Eurotower si prefigge di mantenere l'inflazione, misurata dall'indice armonizzato dei prezzi al consumo, su livelli "inferiori ma prossimi al 2% nel medio periodo". La definizione di stabilita' dei prezzi fatta propria dal direttivo della Bce è chiaramente "simmetrica", ma a volte è stata interpretata dagli analisti e dal mercato come se ci fosse maggiore tolleranza nei confronti dei movimenti dei prezzi verso il basso. La puntualizzazione contenuta nel comunicato di oggi sgombra definitivamente il campo da ogni dubbio: un tasso di inflazione troppo basso troppo a lungo e' intollerabile quanto il fenomeno contrario.
Le parole usate dalla Bce
Ecco un breve vocabolario della "neolingua" delle banche centrali. Definizioni che servono per capire meglio il mondo, economico, in cui viviamo:
FORWARD GUIDANCE: Le indicazioni prospettiche, o "forward guidance", sono informazioni che la banca centrale può fornire riguardo alle sue future intenzioni sulla politica monetaria. La Bce ha iniziato a utilizzarle nel luglio 2013. Da allora sono state riformulate in varie occasioni. Per preservare la credibilità, il contenuto delle indicazioni prospettiche deve essere sempre coerente con la valutazione del Consiglio direttivo sulla situazione economica corrente e sulle prospettive per il futuro.
I TRE TASSI: Sono tre tassi di riferimento che la Bce fissa ogni sei settimane nell'ambito delle decisioni di politica monetaria. Il principale è il tasso sulle operazioni di rifinanziamento marginale, vale a dire il tasso di interesse corrisposto dalle banche quando assumono prestiti dalla Bce overnight. Gli altri due sono il tasso sulle operazioni di rifinanziamento principali, ovvero il tasso di interesse corrisposto dalle banche quando assumono prestiti dalla Bce per la durata di una settimana, e il tasso sui depositi presso la banca centrale, che definisce l'interesse che le banche percepiscono, o devono versare in caso di tassi di interesse negativi, sui propri depositi overnight presso la Bce.
QUANTITATIVE EASING: È uno strumento non convenzionale di politica monetaria espansiva usato dalle banche centrali per stimolare la crescita economica, con lo scopo di orientare l'offerta di credito e i mercati finanziari. In pratica, la Bce crea moneta a debito attraverso iniezioni di liquidità, con operazioni di mercato aperto, tramite l'acquisto di titoli di Stato e di altre obbligazioni.
LE OMRLT: Le operazioni mirate di rifinanziamento a più lungo termine (Omrlt) sono uno degli strumenti non convenzionali di politica monetaria della Bce. Attraverso le Omrlt, l'Eurotower offre alle banche la possibilità di finanziarsi a lungo termine e le incentiva a incrementare l'erogazione di prestiti. La prima serie di Omrlt e' stata varata nel 2014. La seconda, introdotta nel marzo 2016, è denominata Omrlt-II. Le banche che partecipano alle Omrlt-II si possono finanziare per un importo pari a un massimo del 30% dei propri prestiti in essere a favore di imprese e consumatori. In altre parole, gli istituti che erogano maggiori prestiti all'economia reale potranno ottenere finanziamenti più cospicui e a un tasso di interesse inferiore rispetto a quello normalmente offerto dalla Bce.