Come ha fatto soldi Flixbus e perché in Italia è nei guai
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Come ha fatto soldi Flixbus e perché in Italia è nei guai
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  • il modello di business,
  • la capacità di cambiare attraverso una soluzione digitale il mercato ‘tradizionale’,
  • l'ambizione a conquistare mercati internazionali,
  • ma soprattutto il conflitto che ha instaurato con i competitor tradizionali e con la politica che ne fa gli interessi.
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Gli accordi e il modello Flixbus in Italia

Come nasce in 4 anni un colosso europeo dei trasporti

  • Fondata nel 2011 a Monaco da Daniel Krauss, classe 1983 (allora aveva 27 anni) nel 2013 riesce ad organizzare la sua prima corsa da Monaco a Berlino. Cresce per accordi, fusioni e acquisizioni.
  • Nel 2014 copre già tutto il territorio tedesco a seguito della fusione con Mein Fernbus, un servizio analogo sempre di Monaco. Il simbolo della società diventa una X, a raccontare l’intreccio delle due realtà.
  • Nel 2015 compra la sua prima startup, Liinita, un servizio da poco uscito da un incubatore d’impresa che offriva un servizio di condivisione delle corse per negozi retail e centri commerciali. E' quello che servirà per elaborare il suo modello basato sul noleggio di autobus (Bloomberg, 15 gennaio 2015).
  • Nell’estate del 2015 arriva in Italia e apre una filiale a Milano. Cresce, tanto, e arriva in un anno a trasportare 2,5 milioni di passeggeri.
  • Pochi mesi dopo sposta la società in Olanda e si espande in Francia, Austria, Svizzera, Belgio, Lussemburgo, Svezia e Danimarca. Un anno dopo annuncia il suo ingresso nel mercato dell’Europa centrale.
  • A giungo 2016 acquista Megabus (Wired, 29 giugno 2016) e si afferma a 3 anni dalla sua prima corsa come gigante del trasporto pubblico europeo. Oggi di corse ne fa circa 120mila al giorno in oltre mille destinazioni in Europa e 20 nazioni dove muove oltre 30 milioni di passeggeri.

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