Da indice Pmi segnali positivi dai servizi per Italia ed Europa a luglio 

Da indice Pmi segnali positivi dai servizi per Italia ed Europa a luglio 

Dopo tracollo di aprile, gli indici calcolati da Markit tornano sopra 50 punti. L'Italia registra il primo rialzo da 5 mesi nei servizi a 51,6 punti. L'indice composito dell'Europa sale a 54.9 punti.

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© Miguel Medina/AFP - Commercio al dettaglio: un negozio di moda di Milano

AGI - Il settore servizi in Italia e nel resto d'Europa torna a dare segnali positivi a luglio, dopo i tracolli di aprile. Il Pmi servizi e quello composito (manifatturiero e servizi) calcolato da Ihs Markit, che registra le indicazioni dei direttori d'acquisto, supera i 50 punti e dunque si riposiziona sopra la soglia che separa le fasi di espansione da quelle di contrazione dell'economia.

In particolare il Pmi servizi dell'Italia rimbalza a 51,6 punti punti, registrando il primo rialzo da 5 mesi, contro i 46,4 punti di giugno, registrando il primo rialzo da due anni. Anche il Pmi composito dell'Eurozona si attesta a 54,9 punti dai 48,5 punti di giugno. Si tratta della crescita più rapida da due anni a questa parte. Il Pmi servizi dell'Eurozona avanza a 54,7 punti dai 48,3 punti di giugno, il primo aumento dell’attività in cinque mesi.

Nei paesi dell’Eurozona, l’espansione è stata generale e guidata dalle due principali economie. La Francia, con la crescita più rilevante in quasi due anni e mezzo (57,3 punti), ha indicato un considerevole incremento dell’attività. La Germania (55,3 punti) ha beneficiato del migliore rialzo dell’attività da poco meno di due anni. Allo stesso tempo, Spagna e Italia, rispettivamente a 52,8 e 52,5 punti hanno indicato crescite forti. 

In italia bene  pmi luglio ma ripresa resta contenuta

"Con il progressivo allentamento delle restrizioni che ha permesso la riapertura dell’economia, - commenta l'economista di Ihs Markit, Lewis Cooper - il settore terziario italiano di luglio è tornato in zona espansione, con l’attività economica in crescita per la prima volta da febbraio. Dopo il collasso senza precedenti a cui abbiamo assistito nei mesi scorsi, il flusso di nuovi ordini si è mostrato nel complesso stabile. Detto questo i dati hanno indicato finora una ripresa ancora contenuta, anche se è incoraggiante notare - aggiunge l'economista - che le prospettive per i prossimi 12 mesi sono migliorate ancora, con l’Indice dell’Attività Futura salito al valore più alto degli ultimi sei mesi. Nonostante i numeri mostrino attualmente una ripresa, c’è ancora molta strada da fare dopo un collasso di tale portata, con i rischi attuali legati alla ‘seconda ondata’ della pandemia e la reintroduzione delle misure di contenimento”. 

Francia e Germania le più forti, bene italia e Spagna

“L’attività terziaria dell’eurozona di luglio è tornata a segnare valori in crescita ad un tasso che non si vedeva da più due anni" ha commentato Chris Williamson, capo economista di Ihs Markit.

"Francia e Germania - aggiunge - hanno beneficiato degli incrementi più forti, ma un ritorno all’espansione è stato registrato anche in Spagna e Italia grazie al progressivo allentamento delle misure di contenimento del Covid-19. Dopo il crollo senza precedenti avutosi nel secondo trimestre, il ritorno alla crescita del settore terziario unito all’impennata della produzione manifatturiera, rappresenta un buon auspicio per la ripresa dell’economia dell’eurozona del terzo trimestre. La sostenibilità della ripresa potrà essere determinata soprattutto dal numero di nuovi casi positivi, e i recenti aumenti di contagi mettono a forte rischio molte aziende del settore terziario come quelle dedicate a viaggi, turismo e ricettività. Ad ogni modo, anche se non ci sarà un peggioramento dell’infezione, le misure di distanziamento sociale rimarranno effettive finché sarà disponibile il vaccino o una cura efficace, frenando per molte aziende la possibilità di tornare alla capacità pre-pandemica. Ciò rappresenta il vincolo principale sulle prospettive di ripresa economica a lungo termine".