Maturità: Azzolina, si parte il 17 giugno, la prova orale durerà un'ora
L'esame si svolgerà in presenza con una commissione di prof interni, ma se l'epidemia dovesse peggiorare si potrà svolgere da remoto. La prova potrà valere fino a 40 punti

© Flavio Lo Scalzo / AGF
- Maturità 2019
"Nonostante la grave situazione emergenziale che sta attraversando il nostro Paese, anche quest’anno l’esame di Stato sarà serio". Lo ha assicurato la ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina rispondendo al question time alla Camera. "A brevissimo - ha annunciato - sarà pubblicata l’ ordinanza relativa agli esami di Stato del secondo ciclo di istruzione". Ordinanza che il mondo della scuola attende con ansia per avere la certezza delle regole che si seguiranno per la inedita maturità del 2020. La ministra le ha comunque largamente anticipate.
"La sessione avrà inizio il 17 giugno, con lo svolgimento di colloqui, della durata massima di circa un’ora, in presenza, senza che comunque sia messa a repentaglio la massima sicurezza per tutte le persone coinvolte. A tal fine, stiamo lavorando a specifici protocolli, insieme alle forze sociali".
Confermato inoltre che "la prova si svolgerà davanti ad una commissione composta da membri interni e un presidente esterno, in modo che gli studenti possano essere valutati dai docenti che conoscono il loro percorso di studio. Nella predisposizione dei materiali e nella preliminare assegnazione ai candidati, si terrà conto del percorso didattico effettivamente svolto".
Azzolina ha spiegato che l’esame sarà articolato così: discussione di un elaborato concernente le discipline di indirizzo; discussione di un breve testo, già oggetto di studio nell’ambito dell’insegnamento di lingua e letteratura italiana durante il quinto anno; analisi, da parte del candidato, del materiale scelto dalla commissione; i candidati esporranno le esperienze svolte nell'ambito dei percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento e saranno accertate le conoscenze relative a “Cittadinanza e Costituzione”.
"La prova potrà valere fino a 40 punti - ha sottolineato la ministra - mentre il peso dei crediti complessivi sarà ricalibrato fino ad un massimo di 60 punti. Resta ferma la necessità di raggiungere almeno il punteggio minimo di 60/100 per conseguire il diploma".
E' possibile, però, che l'esame si possa svolgere da remoto se le condizioni sanitarie del paese dovessero peggiorare. "Solo nel caso in cui le condizioni epidemiologiche e le disposizioni delle autorità competenti lo richiedano - ha spiegato Azzolina - i lavori delle commissioni e le prove d’esame potranno svolgersi in videoconferenza o con altra modalità telematica sincrona".
Come si tornerà a scuola a settembre? La didattica mista, con metà alunni in presenza e metà collegati da casa, è solo una delle ipotesi in campo, "una delle possibili idee allo studio, vagliata e decisa già in altri Paesi europei". "Circa l’avvio del nuovo anno scolastico - ha sottolineato la ministra - vorrei ribadire che ho istituito, presso il Ministero, un Comitato di esperti di altissimo livello che ha il compito di formulare e presentare idee e proposte per la scuola. Si tratta certo di un lavoro complesso che sarà vagliato attentamente e condotto insieme, rapidamente, interloquendo fattivamente con il Parlamento, le Regioni ed Enti locali, con le associazioni, le forze sociali avvalendosi anche delle migliori professionalità di cui dispone il nostro Paese".
Abbastanza positivo il bilancio dell'esperimento della didattica a distanza. "I primi dati che si evincono dal secondo monitoraggio sulla didattica a distanza, concluso in questi giorni, ci paiono confortanti: le nostre istituzioni scolastiche hanno raggiunto quasi tutti gli studenti che avevano bisogno di un tablet o di un pc". Azzolina ha poi ricordato che "il Governo è tempestivamente intervenuto, stanziando apposite risorse (85 milioni di euro), già con il decreto legge 'Cura Italia'. Queste risorse sono state assegnate e accreditate tempestivamente alle scuole, proprio per raggiungere quanti più studenti possibili, così da non lasciare nessuno indietro. Sono stati acquistati circa 205.000 dispositivi digitali e oltre 117.000 studenti sono stati raggiunti dalla connessione".
"A questo stanziamento - ha proseguito Azzolina - è conseguito un ulteriore impiego di risorse, pari ad 80 milioni di euro, a valere sui fondi PON destinati proprio all’acquisto di pc, tablet e dispositivi per la connessione internet, dedicati alle scuole del I ciclo. Senza i mezzi finanziari messi a disposizione dal decreto 'Cura Italia' e la tempestività della nostra amministrazione nel loro impiego non sarebbe stato possibile. Prezioso - ha riconosciuto la ministra - è stato anche il contributo di Regioni ed Enti locali, che ringrazio, che hanno stanziato somme e provveduto ad acquistare e fornire ulteriori device e strumenti per la connettività".
Quello che il governo intende garantire, ha concluso la ministra, è "un aiuto e un sostegno alle scuole e agli studenti che ne hanno più bisogno per non lasciare indietro nessuno".