Gli oceani si riscaldano e la vita si sposta verso i Poli: migrano animali e piante
Esaminate oltre 300 specie, tra mammiferi, uccelli, e vegetali: si stanno spostando dall'equatore verso i mari polari a causa del riscaldamento dei loro habitat

© AFP - Un pinguino di Adelia fotografato sull'isola di Re Giorgio, in Antartide
L'aumento delle temperature oceaniche provocato dai cambiamenti climatici sta causando la migrazione di animali marini, uccelli e forme di vegetazione dall'equatore verso i poli. Questo, in estrema sintesi, è il risultato di uno studio pubblicato sulla rivista Current Biology e condotto dai ricercatori delle Università di Bristol ed Exeter. I ricercatori hanno esaminato il comportamento di oltre 300 specie, tra cui piante, mammiferi e uccelli, indagando sugli attuali habitat delle forme di vita e sulle variazioni ad essi associate.
"Abbiamo analizzato i dati raccolti in oltre un secolo di ricerche, scoprendo che molte specie si stanno avvicinando sempre più ai poli, mentre le popolazioni di creature e piante marine nelle zone equatoriali sono sempre meno numerose e lottano per adattarsi all'aumento delle temperature", afferma Martin Genner, ecologo evoluzionista presso l'Università di Bristol.
"Siamo rimasti sorpresi della pervasività degli effetti. Dai tempi preindustriali i bacini idrici hanno subito un innalzamento di circa un grado nelle temperature medie. Consultando più di 540 documenti riguardanti la presenza di specie in questo periodo, abbiamo valutato le latitudini favorevoli all'adattamento delle varie forme di vita e i cambiamenti di queste preferenze", spiega ancora il ricercatore.
"I pinguini di Adelia, ad esempio, stanno spostando il loro habitat dalle zone equatoriali verso le regioni polari. E se alcune specie marine sembrano beneficiare dei cambiamenti climatici, molte altre non riescono ad adattarsi abbastanza in fretta alle variazioni delle temperature", aggiunge Louise Rutterford, altra ricercatrice, secondo la quale le variazioni nelle popolazioni animali potrebbero avere ripercussioni significative sulla catena alimentare.
L'organizzazione Plantlife ha coordinato le indagini riguardanti l'attenzione alle forme di vita vegetali settentrionali, che sembrano in difficoltà riguardo l'attuale situazione. " Molte specie artiche o alpine che popolano le montagne non possono 'migrare verso nord', dato che hanno già raggiunto il limite possibile. Ne è un esempio la sassifraga delle Highland", commentano gli esperti. "Saranno necessari ulteriori studi per verificare le possibilità e le tecniche di preservazione della biodiversità sul nostro pianeta", concludono i ricercatori.