(AGI) - Bruxelles, 2 dic. - Piccola e 'giovane' repubblica disoli 600mila abitanti, il Montenegro rappresenta un Paesestrategico per la sua posizione nel cuore dei Balcani e il suoaffaccio diretto sul Mar Adriatico, che lo rendono perfetto perospitare una base navale. Precedentemente unito con la Serbia,e' diventato indipendente in seguito al referendum del 21maggio 2006, spezzando quella fratellanza etnica e religiosacon Belgrado - sono entrambi cristiani ortodossi- che avevaportato Podgorica a rimanere insieme prima nella Federazionejugoslava e poi come Stato di Serbia e Montenegro. Un mesedopo, e' stato accolto come 192esimo membro dell'Onu mentre dueanni piu' tardi ha presentato domanda di adesione all'UnioneEuropea e i negoziati sono ancora in corso. La futura adesionealla Nato - che oggi ha ufficialmente invitato il Montenegro aentrare nell'Alleanza - segnera' il coronamento diun'inversione di marcia iniziata alla fine degli anni '90 e cheha visto il Paese allentare progressivamente gli storici legamicon la Russia per diventare via via piu' filo-occidentale. Atirare le fila di questa 'svolta', il controverso e carismaticoMilo Dukanovic, attuale premier e al centro del potere daiprimi anni '90. E' lui ad aver guidato il Montenegro - conaccelerazioni come il riconoscimento dell'indipendenza delKosovo, vissuto come un'onta dai 'fratelli' della Serbia -sempre piu' verso la sfera euro-atlantica e lontano dalleambizioni di Mosca, che vorrebe trasformare il Paese nella'Russia dell'Adriatico'. Negli ultimi anni il Montenegro e'diventato una gettonata meta turistica nel Mediterraneo, graziealle bellezze paesaggistiche e agli ingenti investimenti deimagnati di Mosca, che resta il principale partner commercialemalgrado la svolta filo-occidentale. La scelta di adottare comemoneta ufficiale l'euro ha contribuito ad attirare capitalistranieri, anche se la crisi economica negli ultimi anni si e'fatta sentire. I montenegrini sono per lo piu' favorevoliall'ingresso nell'Unione Europea. Da recenti sondaggi,tuttavia, e' emerso che solo il 35% degli abitanti e'favorevole all'ingresso nella Nato: l'orogliosa popolazione nonha infatti dimenticato i bombardamenti dell'Alleanza checolpirono il Paese nel 1999. .