(AGI) - Taranto, 23 lug. - I grandi numeri dell'inchiestagiudiziaria sul disastro ambientale dell'Ilva sono almeno tre:174 persone morte, a causa dell'inquinamento del siderurgico,tra il 2005 e il 2012; 47 imputati, 44 persone fisiche e 3societa' (Riva Fire, Riva Forni Elettrici e Ilva), rinviatioggi a giudizio dal giudice dell'udienza preliminare WilmaGilli, che ha fissato la prima udienza in Corte d'Assise per il20 ottobre prossimo; circa 800 parti civili ammesse trafamiliari delle vittime, movimenti ambientalisti, Comune eProvincia di Taranto, Regione Puglia e ministeri dell'Ambientee della Salute con richieste miliardarie di risarcimento danni. L'inchiesta e' esplosa tre anni fa, nel pomeriggio del26 luglio, quando, su ordine del gip Patrizia Todisco, iCarabinieri andarono in Ilva per mettere sotto sequestro, senzafacolta' d'uso, tutti gli impianti dell'area a caldo delsiderurgico e compiere i primi arresti ai domiciliari.L'inquinamento dell'Ilva e' "fonte di malattia e morte" scriveil gip. Otto persone in tutto, tra cui Emilio e Nicola Riva, expresidenti Ilva, padre e figlio, finiscono agli arrestidomiciliari. Ma mentre i dirigenti aziendali riacquistano dopopochi giorni la liberta', i due Riva, invece, rimarranno aidomiciliari per un anno in quanto tutte le istanze di liberta'presentate dai loro legali in varie sedi - gip, Tribunale delRiesame e Corte di Cassazione - verranno rigettate.L'inchiesta, dopo il "botto" di luglio 2012, conosce altrequattro fasi importanti. La prima e' a novembre 2012 con altriarresti, tra cui quello di Girolamo Archina', ex consulente peri rapporti istituzionali dell'Ilva - la "longa manus" dei Riva,dicono i pm, per premere con le ragioni dell'azienda sullapolitica, le istituzioni e il sindacato -, e Fabio Riva, exvice presidente del gruppo. Ma Fabio Riva, anch'egli figlio diEmilio, non verra' trovato. A dicembre 2012 fara' sapere ditrovarsi a Londra per lavoro, dove poi verra' rintracciato agennaio 2013. Fabio Riva decidera' di tornare in Italia percostituirsi solo a giugno scorso. E infatti l'industriale e'tutt'ora nel carcere di Taranto. Insieme a Fabio Riva e adArchina', nuovo arresto anche per l'ex direttore dellostabilimento di Taranto, Luigi Capogrosso, gia' arrestato aluglio. Stavolta, pero', per Capogrosso l'ordinanza del gipdispone il carcere mentre il 26 luglio era andato aidomiciliari. La terza fase dell'inchiesta scatta invece amaggio 2013 con l'arresto, in carcere, dell'allora presidentedella Provincia di Taranto, Gianni Florido, e dell'ex assessoreprovinciale all'Ambiente, Michele Conserva, per una vicenda didiscariche Ilva. Sono accusati di aver esercitato pressioni suidirigenti della Provincia perche' rilasciassero all'Ilva leautorizzazioni sulle discariche. Quarta fase dell'inchiesta afine maggio 2013, quando il gip dispone un sequestro da 8miliardi sui beni, i conti e le aziende dei Riva. Esclusa dalsequestro solo l'Ilva, perche' nel frattempo, a dicembre 2012,e' intervenuta la prima legge che ne tutela la produzione el'attivita'. Il sequestro preventivo, rilevante nelledimensioni, e' fatto per equivalente. In sostanza, il gipritiene che 8 miliardi siano la somma che i Riva, negli anni,avrebbero dovuto spendere per il risanamento ambientale delsiderurgico di Taranto. Il sequestro miliardario verra' poiannullato senza rinvio dalla Corte di Cassazione, su istanzadegli avvocati dei Riva, a dicembre 2013. Quinta fasedell'indagine del gip, l'arresto, a settembre 2013, deifiduciari dei Riva: consulenti della famiglia che, pur nonessendo formalmente inseriti nell'organigramma e nelleresponsabilita' aziendali, difatto avevano grande potere eimpartivano ordini. Per l'accusa, erano la struttura paralleladi direzione con la quale i Riva controllavano quanto avvenivaa Taranto. Tutto il lavoro di inchiesta si chiude poi adottobre 2013 con l'invio, da parte della Procura, degli avvisidi conclusione delle indagini. L'udienza preliminare dinanzi algup Wilma Gilli comincia a giugno 2014. Per motivi diaffollamento, tra imputati, parti lese e avvocati, si devetrasformare in aula giudiziaria la palestra del comandoprovinciale dei Vigili del fuoco di Taranto. L'udienzapreliminare dal gup e' subito costretta a fermarsi perche' gliavvocati di alcuni imputati, tra cui i Riva, chiedono iltrasferimento in altra sede del processo. Sostengono che aTaranto non ci sono le condizioni per un giudizio "sereno edequilibrato" - il loro riferimento e' alle diversemanifestazioni promosse dagli ambientalisti con lapartecipazione di migliaia di persone -. Ad ottobre 2014, pero', la Cassazione rigettera' l'istanzae manterra' il processo a Taranto. Che andra' avanti perdiverse udienze sino alla conclusione di oggi con i 47 rinvii agiudizio. Tutti i soggetti per i quali la Procura avevaformulato specifica richiesta. Ma in tre anni la vicenda Ilvaha visto anche il varo di diverse leggi - le ultime norme sonoin discussione oggi alla Camera col voto di fiducia chiesto dalGoverno sul dl fallimenti -, nonche' il ricorso alla CorteCostituzionale, da parte dei giudici di Taranto, contro laprima legge sull'Ilva (ma la Consulta boccera' le eccezioni diincostituzionalita' sollevate). Il Governo ha inoltre deciso il commissariamentodell'azienda. Questo scattera' a giugno 2013 (Governo Letta) aseguito delle dimissioni del cda dell'Ilva dopo il sequestro da8 miliardi. Nell'ordine, hano gestito l'Ilva da commissariprima Enrico Bondi ed Edo Ronchi per un anno, poi Piero Gnudi eCorrado Carrubba (Ronchi e Carrubba con l'incarico di subcommissari) e ora, da gennaio scorso, con l'amministrazionestraordinaria, i commissari Gnudi, Carrubba ed Enrico Laghi.Come tre anni fa, il piu' grande problema dell'Ilva resta ilrisanamento ambientale del sito di Taranto, per il quale lalegge di giugno 2013, quella che ha disposto ilcommissariamento, ha previsto che si usino i soldi (1,2miliardi) sequestrati ad Emilio e Adriano Riva, fratelli(Emilio e' morto ad aprile 2014) per reati fiscali e valutari.Disposto, questo, confermato anche da ulteriori leggi sull'Ilvama difatto quelle risorse dei Riva sono ancora in Svizzera enon sono affluite all'azienda. .