(AGI) - Milano, 20 lug. - Aveva appena compiuto 80 anni (il 10giugno) e, da ultimo, era stato nominato tra gli 'ambassador'di Expo nell'architettura e nel design. Elio Fiorucci e' mortooggi all'improvviso nella sua casa di Milano. Per 40 anni,dalla fondazione del marchio che porta il suo nome fino allacessione e alla creazione del progetto 'Love therapy', lostilista e creativo 'pop' lombardo e' stato tra le voci piu'all'avanguardia della moda italiana nel mondo. Nato a Milanonel 1935, Elio Fiorucci inizio' da adolescente a occuparsi dimoda nel piccolo negozio di pantofole del padre. Apri' il primonegozio con il suo nome a 32 anni, nel 1967: nella galleriaPassarella, a pochi passi da piazza San Babila, fu uno spaziosempre in movimento e rappresento' fino alla cessione, nel2003, il fulcro della sua attivita'. Il marchio 'Fiorucci'nacque tre anni dopo, quando comincio' la produzioneindustriale dei capi d'abbigliamento da subiti distribuiti inEuropa e America; con lui 'stile Fiorucci', simboleggiato daidue angioletti tra le nuvole icona dagli anni Settanta aiNovanta. Da Milano a Londra fino a New York, dove lo stilistamilanese sbarco' nel 1976 con uno 'store' sulla 59esima stradache si impose tra i centri creativi della citta', tanto cheAndy Warhol lo scelse come vetrina per il suo giornale'Interview'; l'anno successivo, fu Elio Fiorucci a curare laserata inaugurale dello Studio 54 di Manhattan. Nel 1982 lostilista creo' il primo jeans 'stretch', mischiando il denimcon la lycra. Un anno dopo, nel 1983, una giovanissima Madonnafece da testimonial dei suoi primi 15 anni di attivita'.Sperimentatore eclettico, nel 1984 lo stilista imprenditoreinvito' a Milano Keith Haring, che trasformo' in due giorni euna notte il negozio-icona del marchio in una galleria d'arte,con pareti e mobili rivestiti e poi venduti all'asta. ElioFiorucci vendette il marchio alla giapponese Edwininternational nel 1990: il negozio di piazza San Babiladivento' un 'contenitore' punto di riferimento dei giovanimilanesi, attratti dai colori e soprattutto dal progetto'T-art', le magliette con immagini colorate oggi simbolo di unagenerazione. E per questo, nel 2003, la vendita dello spazioalla svedese H&M fu per la citta' quasi un lutto, tra lacrime eproteste. Per Fiorucci, che gia' da due anni non collaboravapiu' con il gruppo da lui fondato, fu l'anno della rinascitacon 'Love therapy', il progetto fatto di piccoli pezzid'abbigliamento marchiati dai nanetti all'insegna deldivertimento e dell'allegria. Lo stilista milanese conquisto'l'Ambrogino d'oro nel 2006 e, quasi 10 anni dopo, restava tra isimboli della citta' dell'Expo. "Far diventare Milano capitaledel pensiero, di tutto cio' che e' bello e si proietta nelfuturo", questa la speranza lasciata alla citta'. (AGI).