(AGI) - Roma, 12 mag. - La malattia da virus Ebola e' unamalattia grave, spesso fatale, con un tasso di mortalita' finoal 90% in Africa, molto piu' bassa, come si e' visto nei mesiscorsi, se curata nei paesi occidentali. La malattia colpiscegli uomini e i primati (scimmie, gorilla, scimpanze'). L'Ebolae' apparsa la prima volta nel 1976 in due focolaicontemporanei: in un villaggio nei pressi del fiume Ebola nellaRepubblica Democratica del Congo, e in una zona remota delSudan. L'origine del virus non e' nota, ma i pipistrelli dellafrutta (Pteropodidae), sulla base delle evidenze disponibili,sono considerati i probabili ospiti del virus Ebola. L'Ebola sitrasmette nella popolazione umana attraverso lo strettocontatto con sangue, secrezioni, tessuti, organi o fluidicorporei di animali infetti. In Africa, l'infezione e' avvenutaattraverso la manipolazione degli scimpanze', gorilla,pipistrelli della frutta, scimmie, antilopi di foresta eistrici infetti trovati malati o morti o catturati nellaforesta pluviale. Una volta che una persona sia entrata incontatto con un animale infetto da virus Ebola e abbiacontratto l'infezione, questa puo' diffondersi all'internodella comunita' da persona a persona. L'infezione avviene percontatto diretto (attraverso ferite della pelle o mucose) conil sangue o altri fluidi corporei o secrezioni (feci, urine,saliva, sperma) di persone infette. L'infezione puo'verificarsi anche in caso di ferite della pelle o delle mucosedi una persona sana che entra in contatto con oggetticontaminati da fluidi infetti di un paziente con Ebola, qualivestiti e biancheria da letto sporchi dei fluidi infetti o aghiusati. Gli operatori sanitari sono stati spesso i piu' espostial virus durante la cura dei pazienti con Ebola. Questo accadeperche', in particolare nelle prime fasi di un epidemia, nonindossano dispositivi di protezione individuale (ad esempio iguanti) quando assistono i pazienti. Gli operatori sanitari ditutti i livelli del sistema sanitario - ospedali, cliniche ecentri sanitari - delle aree a rischio dovrebbero essereinformati, prima possibile, sulla natura della malattia, sullemodalita' di trasmissione e seguire rigorosamente leprecauzioni raccomandate per prevenire l'infezione. Possonosvolgere un ruolo nella trasmissione di Ebola anche lecerimonie funebri in cui le persone hanno contatti diretti conil corpo del defunto. Le persone decedute per Ebola, infatti,devono essere maneggiate con indumenti protettivi e guanti edessere sepolte immediatamente. Le persone sono contagiose fino a quando il sangue e lesecrezioni contengono il virus. Per questo motivo, per evitaredi infettare chiunque altro nella comunita', i pazienti infettidevono essere attentamente monitorati dai medici e sottoposti atest di laboratorio, per garantire che il virus non sia piu' incircolo, prima del loro ritorno a casa. Gli uomini, guaritidalla malattia, possono ancora trasmettere il virus a partnerattraverso lo sperma, per un massimo di sette settimane dopo laguarigione. Per questo motivo e' importante per gli uominievitare rapporti sessuali per almeno sette settimane dopo laguarigione oppure indossare il preservativo nei rapportisessuali durante le sette settimane dopo la guarigione. Maquali sono i sintomi? Comparsa improvvisa di febbre, intensadebolezza, dolori muscolari, mal di testa e mal di gola sono isegni e sintomi tipici, seguiti da vomito, diarrea, esantema,insufficienza renale ed epatica e, in alcuni casi, emorragiasia interna che esterna. Gli esami di laboratorio includonoglobuli bianchi e piastrine bassi ed aumento degli enzimiepatici. Il periodo di incubazione o l'intervallo di tempodall'infezione alla comparsa dei sintomi e' tra i 2 e i 21giorni. Il paziente diventa contagioso quando comincia amanifestare sintomi, non e' contagioso durante il periodo diincubazione. I pazienti gravemente malati necessitano diterapia intensiva, sono spesso disidratati e hanno bisogno diliquidi per via endovenosa o di reidratazione orale consoluzioni contenenti elettroliti. Attualmente non esiste untrattamento specifico per curare la malattia. Alcuni pazienticon terapie mediche appropriate guariscono. Per aiutare acontrollare l'ulteriore diffusione del virus, i casi sospetti oconfermati devono essere isolati dagli altri pazienti etrattati da operatori sanitari che attuino rigorose precauzioniper il controllo delle infezioni. (AGI).