AGI) - Roma, 1 gen. - Era il 31 luglio quando si persero letracce di Vanessa Marzullo e Greta Ramelli, rapite in Siria adAlabsmo vicino ad Aleppo. Avevano fondato il Progetto Horryatyed erano entrate il 3 giorni prima in Siria da Atma, a pochichilometri di distanza dal campo profughi omonimo. Originarieuna di Brembate, nel Bergamasco, e l'altra di Besozzo, nelVaresotto, Vanessa Marzullo e Greta Ramelli, erano al lorosecondo viaggio in Siria in poco meno quattro mesi: a marzo, laprima tappa del 'progetto Horryaty', le aveva portate acompiere un sopralluogo per capire il da farsi. Marzullo, 21 anni, studia mediazione linguistica eculturale all'Universita' di Milano, dove ha cominciato aimparare l'arabo oltre all'inglese. Sulla sua pagina Facebookracconta la guerra, mette foto di bombe e bimbi dilaniati,descrive la sua esperienza in Siria: l'ultimo 'post' risale al16 luglio scorso. Il 20 settembre la notizia, mai confermata, che sarebberostate vendute due volte ad altri gruppi ma senza finire finitenelle mani degli jihadisti sunniti dello Stato Islamico (Isis).La notizia veniva dal quotidiano libanese 'Al-Akhbar'(anti-israeliano e considerato vicino alle milizie sciite diHezbollah), che ricostruisce come le due giovani siano stateattirate con l'ingano nella "casa del capo del Consigliorivoluzionario di Alabsmo" con il giornalista de Il Foglio,Danielere Ranieri, che riusci' a scappare. (AGI)