(AGI) - Roma, 14 ago. - Un mese fa, nella sorpresa generale,lasciava la panchina della Juventus dopo tre scudetti di fila -l'ultimo col record di 102 punti - e due SupercoppeItaliane.Adesso e' chiamato a ricostruire una Nazionale uscitacon le ossa rotte dal Mondiale brasiliano. Forse nemmenoAntonio Conte avrebbe mai immaginato che la sua vita e la suacarriera sarebbero cambiate cosi' drasticamente nel giro diappena un mese. Il tecnico salentino, legato alla Juventusancora da un anno di contratto, sembrava aver sciolto tutti idubbi sulla sua permanenza ma al secondo giorno di ritiro - erail 15 luglio - ecco l'addio choc: "C'e' stato un percorso incui ho maturato delle percezioni, delle sensazioni che mi hannoportato a questa decisione", annunciava Conte, che subitointerrogato sulla possibilita' di succedere a Prandelli allaguida della Nazionale, frenava cosi': "In questo momento pensoal presente, alla decisione presa e maturata". L'impressioneera che il tecnico volesse staccare la spina per un po' anchese sono bastate poche ore per vedere il suo nome accostatosempre piu' insistemente alla panchina azzurra nel bel mezzodella bagarre elettorale per la guida della Figc. E mentre laJuve non perde tempo e chiama Allegri, coi tifosi bianconeriche pero' tardano a riprendersi dal 'lutto', da piu' partil'idea di consegnare le chiavi dell'Italia a Conte prendeforza. "Lo vedo benissimo, e' un vincente, puo' portare tantecose alla squadra", il pensiero di Giuseppe Rossi, mentrel'amico Pippo Inzaghi tifa per la sua nomina perche' "sarebbeuna cosa importante per il calcio italiano: conosco lamentalita' di Antonio e so bene come e quanto possa farcrescere i giovani". Anche Beppe Marotta, ad bianconero, simostra favorevole per l'ipotesi Conte ct: "e' un grandeallenatore e un professionista che puo' far bene in un club enella Nazionale". Carlo Tavecchio, favorito nella corsa per lapresidenza federale, lascia trasparire la sua simpatia per iltecnico salentino ("uno che ha vinto quello che ha vinto lui,ha di sicuro il profilo, come tanti altri in Italia") salvo poitirare un po' il freno spiegando che "il ct deve essere nonsolo il commissario tecnico ma il supervisore di tutta lafiliera, quella che in Spagna chiamano 'cantera', dall'under 15all'under 21. Se ci sono persone che capiranno le esigenzefederali noi siamo qui". Tavecchio 'minaccia' di mandare Riverain panchina con l'Olanda a settembre e a un certo punto Contesembra allontanarsi dalla Nazionale: per l'ormai ex allenatorejuventino si parla di Paris Saint Germain ma da ambo le partiarriva la smentita. E siamo ai giorni nostri. Lunedi' scorsoarriva l'incoronazione di Tavecchio, che subito parte colpressing su Conte. "Ho sentito lui ed altri. Cosa mi ha detto?Non mi ha dato risposta, altrimenti ve lo direi. Mancini? Ne hosentiti tre o quattro". Ma e' un bluff perche' la prima e unicascelta e' il tecnico salentino. Che fino a pochi giorni primanon avrebbe mai preso in considerazione la panchina azzurra,salvo poi vacillare davanti alle insistenze del neo presidentefederale. E quando ha visto le sue richieste accettate - daquelle economiche a quelle tecniche, come il monitoraggioquotidiano delle condizioni degli azzurri, colloqui frequenticon i tecnici e piena collaborazione dei club sugli stage - nonsi e' potuto tirare indietro. Per Conte un ricco biennalegrazie anche al contributo degli sponsor ("ma e' un costo cheva visto come un investimento, se fa guadagnare alla Figc piu'risorse, e' un fatto non marginale", ha sottolineato ilpresidente della Lega di B, Abodi) e la missione di risollevareil calcio italiano dopo il disastro brasiliano. Il tecnicosalentino dovra' rimboccarsi le maniche in fretta: il 4settembre l'esordio in amichevole con l'Olanda, qualche giornodopo inizia la rincorsa verso gli Europei del 2016. (AGI).