(AGI) - Genova, 8 lug. - Il gip Franca Borzone ha archiviato ilfascicolo di indagine relativo alla morte di don Gianni BagetBozzo in cui risultava indagato il suo medico curante, PatrizioOdetti. Il caso e', dunque, chiuso. Don Gianni Baget Bozzomori' per cause naturali. Non fu avvelenato, non assunsequantita' incongrue di medicinali per la depressione ed ilParkinson, non si verifico' alcun ritardo nella diagnosi edunque non ci fu un mancato ricovero.Determninante la periziaeffettuata dal medico legale Luca Tajana, incaricato dal gipFranca Borzone di riesumare il cadavere del sacerdote che fuvicino a Bettino Craxi e consigliere di Silvio Berlusconi estabilire quali fossero state le esatte cause del suo decesso.A seguito infatti di un esposto di una cugina, AlbertinaMontano (nel frattempo deceduta), messo a punto dall'avvocatogenovese Elio Di Rella al termine di un'accurata indaginetestimoniale, il gip Borzone aveva disposto che si riesumassela salma per valutare lo stato della vittima al momento deldecesso. Baget Bozzo mori' nella sua abitazione alle 6 dimattina dell'8 maggio del 2009. Aveva 84 anni. Era afflitto da"cardiopatia ipertensiva - si legge nella relazione delmedicolegale - morbo di Parkinson con correlate difficolta'motorie sindrome depressiva e portatore di esiti ormaiconsolidati di colectomia parziale per adenocarcinoma". Lecause della morte annotate nella documentazione Istat e' "Morteda causa naturale. Causa iniziale: ipertensione arteriosa...Causa intermedia: cardiopatia ipertensiva... Causa terminale:infarto del miocardio. Altri stati morbosi rilevanti: morbo diParkinson, sindrome ipocinetica...". In seguito all'esposto ilmedico di fiducia Patrizio Odetti, che aveva visitato perultimo il sacerdote genovese, era stato indagato di omicidiocolposo. "Le indagini di laboratorio svolte - scrive Tajana -hanno nel complesso disatteso l'intervento di sostanze diinteresse chimico-tossicologico che per qualita' e/o quantita'potrebbero aver avuto un ruolo nel determinismo della morte didon Gianni Baget Bozzo". Anche i farmaci che prendeva(venlafaxina contro la depressione, amantadina contro ilParkinson, zolpidem contro l'ansia e l'insonnia) facevano partedi una corretta terapia e non sono state trovate concentrazionineanche lontanamente letali. Di questi farmaci annota ilpatologo "sono state misurate concentrazioni tessutali tali danon essere non essere riconducibili, in nessun caso, asituazioni di sovraddosaggio dei medesimi". Per quanto concernela causa del decesso scrive Luca Tajana: "L'ipotesi che trovamaggior credito in riferimento alle cause della morte di donGianni Baget Bozzo risiede in uno scompenso acuto di circolocon edema polmonare terminale". Il medico legale concludeannotando che "Non sembrerebbero ravvisarsi difetti dicarattere assistenziale da parte dell'indagato (Odetti, ndr),in particolare con riferimento alla mancata ospedalizzazione oalla mancata adozione di interventi terapeutici urgenti ovveroalla predisposizione di approfondimenti di tipo diagnostico".(AGI).