(AGI) - Venezia, 4 giu. - Il Mose (Modulo SperimentaleElettromeccanico) e' un'opera di ingegneria idraulica pensatanegli anni '80 per difendere Venezia e la sua laguna dalfenomeno dell'acqua alta e specialmente da quelle superiori ai110 centimetri. Il sistema di dighe mobili, la cuirealizzazione e' stata autorizzata dal 'Comitatone' del 3aprile 2003 e i cui lavori sono partiti lo stesso anno, vienerealizzato dal Consorzio Venezia Nuova, che opera per conto delMagistrato delle Acque di Venezia, emanazione del ministerodelle Infrastrutture.
Lo scorso 12 ottobre, alla bocca di portodel Lido-Treporti, una delle tre che permettono l'ingresso inlaguna, sono state per la prima volta sollevate quattro delle78 paratoie che dovranno difendere la citta' dall'alta mareaattraverso un meccanismo fatto di cassoni di alloggiamento incemento armato, cerniere e, appunto, paratie. Il costocomplessivo dell'opera e' di 5.493 milioni di euro (prezzo"chiuso" stabilito nel 2005), lo stato di avanzamento deilavori e' pari all'87% e, ad ottobre, serviva ancora unmiliardo di euro circa per la realizzazione completa.L'obiettivo, ricordato anche in quell'occasione, e' diconcludere l'opera entro il 2016. L'idea di difendere Veneziadalle acque alte che la flagellano da sempre, nasce dopo laterribile alluvione del 1966, poi dagli anni Ottanta, tutto siconcentra sul progetto del Mose, un sistema idraulico diparatoie mobili che stanno appoggiate invisibili sul fondodelle bocche di porto e si alzano con l'alta marea, riempite diaria compressa. Nel 2003 la posa della prima pietra, poi oltre10 anni di cantieri per realizzare la struttura che sara'controllata da una sede operativa all'Arsenale, attiva gia' dadue anni, in grado di fornire previsioni sul meteo e sullemaree con un anticipo di 3 giorni. (AGI)