(AGI) - Napoli, 22 mag. - Un soprannome, 'o ninno, riferito alfatto che il suo primo arresto avvenne in eta' molto giovane,ma soprattutto perche' l'eta' e 14 anni di latitanza non sembraaver indurito e invecchiato il suo volto. Antonio Iovine, 50 anni, da 4 anni al regime del 41 bis nelcarcere di Badu 'e Carros, nei mesi scorsi aveva revocato isuoi legali storici. Ma gia' a dicembre 2010, a poche settimanedall'arresto, era trapelata la notizia di un suo colloquio conl'allora procuratore della Direzione nazionale antimafia PietroGrasso; le voci di un suo possibile pentimento allora furonoprontamente smentite dallo stesso Grasso. Inserito dal 1996 nell'elenco dei trenta latitanti piu'pericolosi d'Italia e dal 1999 cercato in ambitointernazionale, Iovine era stato catturato dalla poliziaguidata all'allora capo della Squadra Mobile di Napoli VittorioPisani, che poi porra' fine anche alla latitanza dell'altroboss Michele Zagaria, il 17 dicembre 2010 a Casal di principe,in un covo creato in una intercapedine di una villetta in Vtraversa Cavour di un suo fiancheggiatore, Marco Borrata. Iovine ha una condanna definitiva all'ergastolo, perassociazione a delinquere di stampo mafioso e omicidio,arrivata nel 2008 in contumacia nell'Appello del primo processonoto come Spartacus. Proviene da una famiglia da semprecoinvolta nelle attivita' della criminalita' organizzatacasertana, a cominciare dallo zio Mario Iovine, fedelissimo delboss Antonio Bardellino. Molto legato al boss FrancescoSchiavone, detto Sandokan, ne era considerato il 'delfino'. (AGI).