(AGI) - Milano, 8 mag. - Operaio della Fiat, uomo del Pci, poiaderente al Pds; coinvolto e arrestato nell'ambitodell'inchiesta Mani Pulite, Primo Greganti asseri' concontinuita' e puntiglio la propria innocenza, guadagnandosil'appellativo e la fama di 'Compagno G', vale a dire dell'uomoche non molla e resiste a tutto per difendere fede politica epartito. Vent'anni dopo Tangentopoli, dalle cronache giudiziarierispunta il nome di Primo Greganti: 70 anni, tessera Pd intasca e una nuova accusa formulata dai pm milanesi. Inun'inchiesta per i reati contro la pubblica amministrazione,infatti, Greganti e' finito dietro le sbarre insieme aldirettore pianificazione e acquisti di Expo Spa, Angelo Paris,e a un altro protagonista della stagione di Mani pulite, ilDemocristiano Gianstefano Frigerio. Nato nel 1944 a Jesi, in provincia di Ancona, Greganti e' aTorino gia' 14 anni dopo; lavora come operaio in casa Fiat, mala passione politica s'affaccia presto e prende le forme deiprimi incarichi nel partito comunista che scalera' con iltempo, fino alla segreteria della Federazione di Torino e allacollaborazione con la direzione nazionale, per poi seguireOcchetto nel progetto del Pds. Ma e' Mani Pulite a renderlo'famoso': complice l'atteggiamento 'granitico' con cui hadifeso la propria asserita innocenza di fronte ai magistratimilanesi, senza mai concedere alcuna confessione. Condannato a3 anni e 7 mesi per finanziamento illecito al partito,patteggio' vedendosi la pena ridotta a 3 anni. Oggi, la stessa Procura di Milano torna a chiamarlo incausa nella regia di presunti nuovi faccendieri attivi sottol'ombrello di Expo. (AGI).