(AGI) - Napoli, 17 apr. - Quello di Emanuele Insinna non e'l'unico suicidio di manager Telecom diventato notizia dicronaca. Il 21 luglio 2006 a Napoli gesto estremo, giudicatocosi' anche dalla magistratura, di Adamo Bove, brillantefunzionario di polizia poi passato in Telecom, diventato capodella sicurezza in Tim e, come Insinna, al lavoro a fianco diGiuliano Tavaroli. Bove, che non aveva ne' problemi familiari ne' economici,ma che attraversava un momento difficile legato alla suacollaborazione con la procura di Milano nell'inchiesta sulsequestro di Abu Omar e il coinvolgimento del Sismi, si lancio'da un viadotto della tangenziale di Napoli. Ai primi di giugno,su quotidiani nazionali, erano apparsi articoli che associavanoil suo nome alle 'coperture' di quella spy story, gettandofango su quella collaborazione che per i pm meneghini era"preziosissima". Due anni dopo il pm Giancarlo Novelli chiese eottenne dal gip di Napoli l'archiviazione del fascicolo su unapresunta istigazione al suicidio, la traccia con cui in procurasi era tentato anche di capire se Bove fosse stato vittima diomicidio. (AGI).