(AGI) - New York, 9 ago. - Con il termine 'fusione fredda',reso famoso suo malgrado dal chimico Martin Fleischmann dopo ilnoto esperimento del marzo del 1989 insieme al collega StanleyPons, si intende una reazione in cui due nuclei si fondonogenerando energia a basse temperature. Dopo gli inizialientusiasmi, sull'onda della possibilita' di realizzare unafonte di energia economica, inesauribile e a basse temperature,e le susseguenti delusioni le teorie dei due scienziati sonoancora seguite, anche se lontano dall'approvazione dellascienza ufficiale. Il termine 'fredda' viene usato in opposizione alla'fusione calda', quella che si sta cercando di ottenere con ilreattore Iter, ad esempio, e che richiede altissime temperatureper imitare la reazione che alimenta le stelle. L'esperimentodi Fleischmann e Pons si basava su una cella elettroliticariempita di acqua pesante, cioe' con deuterio al postodell'idrogeno, con elettrodi palladio e platino, e secondo gliscienziati era in grado di produrre energia 400 volte superiorea quella immessa. Il sistema fu poi descritto sul 'Journal ofElectroanalitycal chemistry', ma i tentativi di riprodurlosulla base dell'articolo sono in gran parte falliti. Per questomotivo Fleischmann e Pons furono bollati come ciarlatani, e lafusione fredda, termine coniato non dai due scienziati ma da uncollega che studiava la stessa reazione, definita una bufala:"Non avrei dovuto usare il termine fusione fredda - ha poiaffermato Fleischmann in un'intervista del 2009 - e avreidovuto resistere alla tentazione di presentare direttamente lascoperta alla stampa e non tramite i canali tradizionali". Negli anni successivi all'esperimento i due scienziaticontinuarono le ricerche con fondi della Toyota, che furonopero' ritirati nel 1997. Da allora ci sono stati numerositentativi di utilizzare i principi dei due scienziati perrealizzare reattori a fusione fredda, o meglio a energianucleare a bassa energia (Lenr), tutti pero' accolti conscetticismo. Il sito Pure Energy News ha censito 17milarepliche riuscite dell'esperimento di Fleischmann e Pons intutto il mondo. Tra le prove italiane c'e' anche quella"famosa" dell'ingegnere bolognese Andrea Rossi con il suoE-Cat. (AGI).