AGI - Il mondo degli addetti ai lavori del cinema italiano si è riunito a Roma Enrico Lucherini, il più celebre press agent capace di lanciare le stelle più luminose come Sophia Loren, scomparso all'età di 92 anni. La cerimonia funebre si è tenuta nella Chiesa di San Roberto Bellarmino, a due passi da Piazza Ungheria, storico crocevia del mondo dello spettacolo romano nel quartiere Parioli.
In prima fila, amici, colleghi e artisti che con lui hanno condiviso decenni di cinema, anteprime, successi e retroscena passati alla storia. Presenti tra gli altri il regista premio Oscar Giuseppe Tornatore, il giornalista Roberto D'Agostino, l'attore Riccardo Rossi, la presidente dell'Accademia del Cinema Italiano Piera De Tassis, la presidente del Sindacato Giornalisti Cinematografici Laura Delli Colli e la storica press agent Cristiana Caimmi.
Molto toccante il ricordo di Margherita Buy, che con Lucherini aveva condiviso una lunga amicizia: "E' stato un amico, una persona con cui ho condiviso tante cose, soprattutto l'allegria e la sua genialità. È un momento molto triste", ha detto l'attrice arrivando alla funzione. "Ha vissuto una vita bellissima, è stato un uomo incredibile, nel bene e nel male. Lui creava dal nulla un interesse incredibile su una persona, su un personaggio. È una cosa che si è inventato lui. Io l'ho sempre amato e con lui mi sono divertita tantissimo".
"Quest'ultima lucherinata non c'è piaciuta", ha detto commosso Giuseppe Tornatore "La sua vera missione è stata quella non solo di inventarsi idee per lanciare i film. Lui ha cercato sempre di far si' che la gente amasse i film e che i film amassero la gente. Questa è stata la sua grande missione e il cinema gli ne sarà sempre grato".
Commosso anche Carlo Verdone, che ha ripercorso l'inizio della sua carriera proprio accanto a Lucherini: "è stato un uomo fondamentale per me. Ho iniziato con lui e Matteo Spinola, poi è stato proprio lui a seguirmi direttamente. Era colto, intelligente, amava le battute, ci teneva su con il sorriso. Ma era anche un grande professionista: ogni scelta promozionale era sempre mirata. Mi dava consigli continuamente: 'Scegli questo, non quello', oppure 'Nel prossimo film cerca di essere più cosi' e meno colato'. Era un amico affettuoso, e gli sarò sempre riconoscente".
"Ogni persona è diversa dalle altre, ma Enrico era davvero unico. Completamente diverso da chiunque altro. Un gigante", lo ha detto l'ex presidente del Coni Giovanni Malagò amico di lunga data. "Era l'allegria del cinema", ha detto invece Vincenzo Salemme. "A Napoli diciamo 'è 'nu cinema' per indicare una persona spettacolare. Ecco, lui lo era davvero. Intelligente, leggero, creativo. Ha inventato un mestiere".
Con Lucherini se ne va un pezzo di storia del cinema italiano, un uomo che ha trasformato l'ufficio stampa in arte contribuendo a portare le grandi star a misura di racconto popolare.