AGI - “Io sono un animale come gli altri, non una bestia”. Bastano poche parole a capire che ci troviamo di fronte ad un investigatore decisamente insolito e ad un’indagine che affonda i denti dove istinto e ragione si incontrano.
“Giallo AGI” il podcast dell’Agenzia Giornalistica Italia dedicato a quell’immensa e intramontabile galassia letteraria che va dal giallo al noir, dal true crime al thriller parla di “Le ragioni dell’istinto” (edizione Bompiani), opera prima di Daniele Pronestì, 35enne di origini calabresi che lavora nella finanza, che ha deciso di raccontare una storia che la cui cifra stilistica si riassume nell’ibridazione, nella contaminazione, nella commistione.
A livello narrativo; a livello stilistico e a livello filosofico ovvero dell’idea che sta alla base del romanzo.
Un elemento differenzia il romanzo da qualsiasi altro: qui i personaggi in canna ed ossa sono affiancati da animali, non animali da compagnia, ma veri e proprio animali antropomorfi, animali che indossano vestiti, guidano auto e hanno gli stessi istinti e le stesse pulsioni degli uomini.
Un paio di esempi? Il protagonista è un ingegnere calabrese, agente dei servizi segreti tornato da poco alla vita borghese, ed è un lupo grigio della Sila e il vicequestore e capo della squadra mobile, è un orso bruno. Ma poi compaiono anche salamandre, falchi, faine. Uno zoo di animali (non bestie) che si interseca con umani in un mondo fatto di istinti e razionalità.