AGI - Alla fine saranno in trentacinque a contendersi l'Eurovision Song Contest 2026. Dopo il forfait dato da cinque Paesi (solo la Spagna tra i 'big') in segno di protesta per la partecipazione di Israele, gli organizzatori hanno annunciato le candidature all'edizione che si terrà a Vienna.
L'evento musicale televisivo trasmesso in diretta in tutto il mondo e organizzato dall'Unione Europea di Radiodiffusione (Ebu), la più grande alleanza mondiale di media di servizio pubblico, vedrà la partecipazione solo di due nazioni in meno rispetto all'edizione precedente. La decisione, presa il 4 dicembre, di non votare per escludere Israele, ha spinto le emittenti pubbliche di Islanda, Irlanda, Paesi Bassi, Slovenia e Spagna a boicottare la 70esima edizione del concorso. All'edizione 2025, che si è svolta a Basilea, in Svizzera, hanno partecipato 37 Paesi e ne è uscito vincitore l'austriaco JJ con "Wasted Love".
Il ritorno di Bulgaria, Romania e Moldavia e il messaggio di Martin Green
Tornano in gara, dopo tre, due e un anno di assenza rispettivamente, Bulgaria, Romania e Moldavia. "Mentre ci prepariamo a celebrare i 70 anni dell'Eurovision, questo rimane un luogo in cui voci, culture, lingue e musica si intrecciano. Dove persone di diversa estrazione sociale possono dimostrare che in un mondo difficile un mondo migliore è possibile", ha dichiarato il direttore Martin Green in nota e il ritorno di Bulgaria, Romania e Moldavia è "un vivido promemoria del potere duraturo di cosa significhi veramente essere uniti dalla musica".