AGI - La Fondazione Piero Portaluppi ha terminato la sua attività e ha annunciato la devoluzione al Fai del suo prezioso archivio: disegni, libri, documenti e arredi del celebre architetto milanese troveranno una nuova sede a Villa Necchi Campiglio, in uno spazio appositamente allestito che sarà inaugurato a maggio 2026.
Dopo oltre 25 anni di attività, la Fondazione Portaluppi ha dato l'annuncio a Villa Necchi, dimora nel cuore di Milano progettata dallo stesso architetto nel 1932 e donata nel 2001 dalle sorelle Necchi al Fai. La villa è divenuta negli anni uno dei luoghi che più ha promosso la conoscenza dell'architetto milanese al largo pubblico, e ancor meglio d'ora in poi potrà raccontarne la storia, raccogliendo il testimone della Fondazione Piero Portaluppi, nata nel 1999 dagli eredi di Portaluppi proprio con l'intento di costituire un centro di studi, ricerca e divulgazione sulla sua opera.
Saranno custoditi ed esposti a Villa Necchi - trasferiti dalla storica sede della Fondazione Portaluppi, un edificio da lui stesso progettato alla fine degli anni Trenta in Via Morozzo della Rocca - migliaia di documenti, disegni, progetti - tra cui quello della stessa Villa Necchi -, fotografie d'epoca, appunti e schizzi autografi, ma anche cartoline e video che testimoniano le relazioni dell'architetto con celebri personaggi, intellettuali, architetti e artisti che hanno fatto la storia del Novecento, da Filippo Tommaso Marinetti a Fortunato Depero, da Marcello Piacentini a Gio Ponti ai BBPR (Banfi, Belgiojoso, Peressutti, Rogers), da Arturo Toscanini a Maria Callas, e molti altri.
Alcuni dei libri della biblioteca dello stesso Portaluppi, e centinaia di libri e riviste di storia dell'architettura, collezionati invece dalla Fondazione Portaluppi negli anni, saranno, come tutto il resto dell'archivio, non solo esposti, ma anche disponibili alla consultazione e allo studio, in accordo e collaborazione con Soprintendenze e Politecnico.
Infine, una ventina di mobili e oggetti, disegnati e usati da Piero Portaluppi, tra scrivanie, armadi, sedie e divani che arredavano la sede della storica Fondazione, e che saranno allestiti, e quindi permanentemente esposti, a Villa Necchi negli spazi del sottotetto riprogettati dall'architetto Piero Castellini Baldissera, nipote di Piero Portaluppi.
L'esposizione sarà inaugurata a maggio 2026, e sarà una consistente aggiunta al percorso di visita di Villa Necchi, che si arricchisce di ulteriori contenuti. Inoltre, grazie a questo materiale ricco e vario il FAI si impegna a realizzare anche mostre temporanee, visite e iniziative speciali, volte ad approfondire e diffondere ulteriormente la conoscenza della figura del celebre architetto e della sua opera così significativa per la storia della città d Milano.
Il conferimento dell'intero patrimonio della Fondazione Piero Portaluppi al FAI e' stato presentato oggi a Villa Necchi Campiglio alla presenza di Marco Magnifico, Presidente FAI; Letizia Castellini Baldissera, Presidente Fondazione Piero Portaluppi; Elena Buscemi, Presidente del Consiglio Comunale di Milano; Francesca Furst, Soprintendente Archivistico e Bibliografico della Lombardia.
Il proposito di donare al FAI il patrimonio della Fondazione Piero Portaluppi a Villa Necchi Campiglio, perche' lo conservi e lo valorizzi per sempre e per tutti assieme alle collezioni Claudia Gian Ferrari, Alighiero e Emilietta De' Micheli e Guido Sforni, nasce da quello stesso ceppo di famiglie milanesi che ritengono un loro dovere condividere con la collettivita' un nucleo importante e rappresentativo delle proprieta' di famiglia.
La devoluzione, ha sottolineato ha dichiarato Marco Magnifico, Presidente del Fondo per l'Ambiente italiano, "e' un grande onore che gli eredi del celebre architetto riservano al Fai, che grato e consapevole dell'importanza e del peso della nuova responsabilita' affidatagli, si impegna a dare il massimo risalto a un capitolo importante della storia di Milano, della quale Piero Portaluppi fu un protagonista indiscusso".