AGI - Dimenticate la voce che legge un libro dall’inizio alla fine. Gli audiolibri oggi sono tutta un’altra storia, letteralmente. Cast di attori, musiche originali, effetti sonori e persino la tecnologia Dolby Atmos trasformano l’ascolto in un’esperienza immersiva, simile a una serie tv... ma solo con le orecchie.
Ne abbiamo parlato con Francesco Bono, responsabile dei contenuti di Audible per Italia, Francia e Spagna, che ci ha raccontato come nasce una produzione audio di questo tipo, quali generi funzionano meglio e perché questi nuovi formati non stanno sostituendo gli audiolibri tradizionali, ma li stanno affiancando, dando nuova vita a tanti titoli, dai grandi classici alle storie originali pensate solo per l’audio.
Negli ultimi tempi gli audiolibri si sono trasformati: oggi assomigliano sempre più a serie TV per le orecchie. Da cosa nasce questa evoluzione? Ed è un’evoluzione o una involuzione?
Gli audiolibri continuano a esistere e in Italia se ne producono sempre di più ma oggi l’ascoltatore può scegliere di dedicarsi anche a esperienze più immersive, che stanno ridisegnando il panorama dell’audio entertainment. Parliamo di serie audio originali: veri e propri adattamenti di grandi classici, e non solo, pensati e scritti per l’audio e caratterizzati da cast importanti, sia in termini di numeri che di notorietà delle voci coinvolte. Questi nuovi contenuti originali sono impreziositi da complessi paesaggi sonori e spesso dall’utilizzo della tecnologia Dolby Atmos che permette all’ascoltatore di avere una esperienza immersiva. È proprio il desiderio di calarsi nella storia che ha portato a questa evoluzione ed è interessante vedere che, spesso, gli stessi ascoltatori fruiscono di entrambi i formati, ascoltando prima l’audiolibro e poi la versione multivoice e viceversa.
Come si costruisce un audiolibro con più attori, effetti sonori, musiche e una vera sceneggiatura? Quanto è simile a una produzione cinematografica?
Mi piace definirlo “cinema senza immagini”. In termini di sviluppo e scrittura della sceneggiatura, il processo è praticamente lo stesso, con la sola accortezza di lavorare a indicazioni che si possono “sentire” invece di “vedere”. E infatti lavoriamo per molti progetti con sceneggiatori provenienti dal mondo del cinema e delle serie tv. Le registrazioni, invece, sono molto diverse: oltre a non esserci un set, in molti casi ogni attore registra individualmente le proprie parti che vengono poi unite a quelle degli altri membri del cast. Se però il regista lo richiede, abbiamo studi che permettono la presenza di due o più attori contemporaneamente che ci permettono di realizzare scene come in un film o a teatro. La post-produzione è poi il momento dove l’esperienza audio immersiva acquista corpo e voce: grazie agli effetti sonori e al Dolby Atmos, lavoriamo per posizionare l’ascoltatore al centro di ogni scena. La ciliegina sulla torta sono le musiche originali, che sublimano l’opera. Un esempio su tutti: per '1984' le musiche sono state scritte da Matthew Bellamy, cantautore, chitarrista e frontman dei Muse insieme al pluripremiato compositore Ilan Eshkeri, e suonate dalla London Metropolitan Orchestra, una produzione del tutto paragonabile a quella cinematografica.
Già non tutte le case editrici, magari anche con bei titoli in catalogo, possono permettersi la spesa di un audiolibro. Non temete che quest’ulteriore passo approfondisca il divario tra chi ha accesso all’audiolibro, anche come produttore, e chi no?
Al contrario, perché – come dicevamo prima – la versione ridotta e drammatizzata di un titolo non sostituisce l’audiolibro, ma va a creare un’esperienza parallela e complementare. Dal lancio del servizio Audible in Italia, avvenuto nel 2016, abbiamo lavorato con tantissime case editrici di tutte le dimensioni per aiutarle a portare in audio i migliori titoli e le novità dei loro cataloghi attraverso una delle due soluzioni. A oggi, Audible Studio ha prodotto oltre settemila titoli nel nostro Paese, e continuerà a investire per offrire a tutti gli editori e gli autori la possibilità di realizzare la versione audio dei loro titoli.
Qual è il costo medio di produzione di questi nuovi format?
È impossibile dare un numero perché dipende da tantissimi fattori, come la dimensione del cast, la durata delle registrazioni, la tipologia di sound design e delle musiche.
Quali storie funzionano meglio in questo formato? Si parte da romanzi già pubblicati o si scrivono da zero pensando all’ascolto?
Funzionano entrambe le possibilità: in alcuni casi siamo partiti da grandi romanzi conosciuti al grande pubblico, come '1984' di George Orwell, 'Poirot a Styles Court' di Agatha Christie o 'Rancore' di Gianrico Carofiglio. In altri abbiamo invece lavorato a serie audio basate su soggetti completamente originali come 'Effetto Eco', un titolo che univa crime e fantascienza scritto da Adriano Barone e Luca Blengino.
Avete già pensato a una serialità audio?
Effetto Eco è stato creato proprio con questa idea, partendo da un soggetto che era perfetto per l’esperienza audio: un ex poliziotto, interpretato dall’attore Filippo Nigro, ha il potere di ascoltare l’eco di ciò che è successo nei luoghi in cui entra. Questo elemento ci ha permesso di mettere al centro il potere delle voci e dei suoni realizzando un ambizioso progetto multivoice, a cui hanno partecipato circa 70 attori - oltre a Filippo Nigro nel ruolo del protagonista, avevamo Francesco Pannofino e Fatima Romina Ali Abdirashid nel ruolo dei due coprotagonisti - e un'orchestra di diciotto elementi per la colonna sonora originale. La fusione di migliaia di registrazioni, il sistema di registrazione a tripla microfonazione, che ha permesso agli attori di narrare senza essere vincolati a un leggio fisso, insieme agli avanzati modelli di post-produzione hanno fatto sì che l’ascoltatore seguisse, passo dopo passo, la vicenda aggiungendo l'elemento spaziale a quello uditivo.
Come ha reagito il pubblico a queste nuove forme di narrazione? Avete notato un cambiamento nel modo in cui le persone ascoltano i contenuti su Audible?
Abbiamo registrato grande interesse ed entusiasmo, come si può vedere non solo dagli ascolti ma anche dai rating e dai commenti lasciati dagli ascoltatori. La dimostrazione che i due prodotti, audiolibri e Original, siano vasi comunicanti è data dal fatto che, appena una serie audio viene pubblicata, vediamo immediatamente salire anche gli ascolti dell’audiolibro da cui è tratta e degli altri audiolibri dello stesso autore, esattamente come quando esce un film tratto da un libro! Così facendo questi nuovi prodotti danno nuova vita a titoli di catalogo.
Ci sono generi che funzionano meglio di altri, come il thriller o il fantasy?
Thriller e crime sono sicuramente i generi più forti. Non a caso 'Rancore' di Carofiglio e 'Poirot' di Agatha Christie sono tra i titoli più ascoltati delle ultime settimane, ma anche la distopia di '1984' è stata uno dei maggiori successi del 2024. A ottobre lanceremo la nuova serie Audible Original di 'Orgoglio e Pregiudizio' con le voci di Ludovina Martino (Elizabeth Bennet), Federico Cesari (Mr Darcy) e Isabella Ferrari (la signora Bennet). Sarà interessante vedere quanto gli appassionati di Jane Austen apprezzeranno questa nuova versione.
Il confine tra podcast narrativi, audiolibri e serie audio si sta assottigliando: come si posiziona Audible in questo panorama in continua evoluzione?
Ci piace sperimentare nuovi formati e cercare l’ibridazione. Non pensiamo a podcast, audiolibri e serie audio come sono scatole rigide e i confini, se ci sono, sono molto permeabili: stiamo lavorando a progetti che prendano elementi dai diversi format per proporre ai nostri abbonati esperienze di ascolto sempre più immersive e innovative.
State già usando tecnologie come l’intelligenza artificiale per supportare la scrittura o la post-produzione? In che misura?
No, non usiamo l’intelligenza artificiale per queste attività.
Questi contenuti sono pensati per un pubblico internazionale o adattati alle sensibilità di ogni Paese? Ci sono differenze tra l’Italia, la Francia e la Spagna?
Come nell’editoria o nel cinema, anche nell’audio ci sono contenuti che si adattano a un pubblico internazionale e altri che invece hanno una dimensione più locale. Italia, Francia e Spagna sono mercati molto simili, anche se la percentuale di interesse del pubblico rispetto ad alcuni generi d’ascolto varia di Paese in Paese. Aggiungo poi che ognuno ha i suoi autori di riferimento, ed è per questo che lavoriamo in collaborazione con grandi autori locali come Saviano e Carofiglio in Italia, Juan Gómez-Jurado e Carmen Mola in Spagna, o Bernard Werber e Amélie Nothomb in Francia.
Dove stanno andando gli audiolibri? Ci dobbiamo aspettare che diventino presto parte di un universo transmediale, con storie che passano da audio a video e viceversa?
Lo sono già! Negli Stati Uniti, grazie all’accordo tra Audible e MGM Amazon Studio, diversi Audible Original stanno diventando serie tv. In collaborazione con Disney abbiamo poi pubblicato degli Audible Original per bambini legati al mondo di Frozen (che le mie figlie adorano!), Cars e Star Wars. Ancora, in Spagna, a partire dalla trilogia de Reina Roja di Juan Gómez-Jurado, in contemporanea con la serie tv tratta dal romanzo e prodotta da Prime Video, Audible ha pubblicato l’Original Reina Roja. El Origen, il prequel che racconta le origini della protagonista, disponibile solo in audio. Per gli ascoltatori italiani stiamo preparando una bella sorpresa per dopo l’estate: non posso dire nulla se non che avranno la possibilità di ascoltare avventure inedite legate a un’importante serie tv