“Elio”, un inno all’empatia e alla diversità nel nuovo film Disney Pixar

AGI - Piazza della Repubblica si è trasformata in un red carpet stellare per accogliere la premiere italiana di Elio, il nuovo film d’animazione Disney Pixar già considerato tra i migliori degli ultimi anni. In un’epoca in cui ci sono conflitti in tutto il mondo e si cerca più che mai un ponte tra culture e generazioni, Elio lancia un messaggio potente, destinato a bambini e adulti: la comprensione dell’altro è la chiave per un futuro condiviso.

Per secoli l’umanità ha alzato lo sguardo al cielo in cerca di risposte. In Elio, è l’universo a rispondere. Il protagonista è un ragazzino con una fervida immaginazione, una passione smisurata per lo spazio e un debole per gli alieni. Quando viene accidentalmente teletrasportato nel Comuniverso – un’assemblea interplanetaria con rappresentanti provenienti da galassie lontane – Elio viene scambiato per errore come leader della Terra. Da qui parte la sua avventura cosmica: nuove amicizie con eccentriche creature aliene, una crisi intergalattica da affrontare e, soprattutto, un viaggio alla scoperta di sé.

Sul red carpet romano, le due registe del film, Madeline Sharafian e Domee Shi, hanno sottolineato la profonda intenzione educativa dell’opera e messo a confronto il messaggio del film con il periodo di conflitti globali che stiamo attraversando. Sharafian ha spiegato: "Sentiamo che i bambini e gli adulti che guardano i nostri film hanno vite emotive molto profonde. A volte i film che vedi da piccolo plasmano la tua morale e i tuoi valori. Con Elio abbiamo voluto rappresentare il Comuniverso, un luogo dove alieni molto diversi tra loro trovano un modo per capirsi e collaborare. Un’utopia, forse, ma una per cui vale la pena lottare”.

Domee Shi, già apprezzata regista di Red, ha aggiunto: "Il film in superficie è un’avventura galattica su un ragazzino che fa amicizia con gli alieni, ma in profondità è la storia universale di un bambino solitario che impara a connettersi. Se il nostro film può ispirare a cercare un legame con chi non ci somiglia, allora abbiamo fatto qualcosa di importante. Il cinema è una macchina dell’empatia”.

Tra le voci italiane, anche Alessandra Mastronardi, che nel film doppia la zia del protagonista. L’attrice ha commentato: "In un tempo in cui basta accendere la TV per vedere la guerra, è fondamentale che un film insegni ai bambini il valore della mediazione e dell’ascolto. I film d’animazione possono arrivare alle coscienze più giovani, quelle che diventeranno la coscienza dell’adulto. Disney e Pixar lo hanno sempre fatto: film solo all’apparenza per bambini, ma pieni di temi universali”.

Adriano Giannini, che presta la voce al “cattivo” del film, ha sottolineato come Elio parli ai più piccoli in modo diretto ed efficace: "I bambini sanno ascoltare e vedere oltre le barriere che noi adulti ci mettiamo. Questo film consegna a loro un messaggio potente, e forse, proprio loro, riusciranno a guarire anche noi grandi. Come il mio personaggio, che da guerrafondaio scopre grazie a Elio il suo vero animo”.

Anche tra gli ospiti, parole forti sui temi affrontati. La conduttrice Caterina Balivo ha detto a proposito del messaggio di condivisione in questo periodo di narrazione continua di conflitti: "I bambini devono sapere com’è fatto davvero il mondo. Sono fortunati a essere nati in una parte privilegiata del pianeta, ma questo non è un merito, è un caso. Ed è giusto che lo sappiano, per non voltarsi dall’altra parte”.

Paolo Ruffini ha definito Elio “un film urgente” proprio per via del periodo di crisi globale: "È una storia che mostra come, con un animo puro, si possa evitare il conflitto. A un certo punto, qualcuno dice: ‘Io non ti capisco, ma ti amo’. È una chiave straordinaria”.

Elio dunque ha acceso le luci su un futuro dove la diversità non fa paura, ma unisce. E se davvero il cinema può cambiare il mondo i più piccoli potranno commuoversi guardando questa nuova storia che sembra scritta proprio guardando la realtà di oggi.