AGI - Il quartiere Sperone di Palermo, alla periferia Sud della città, si prepara ad accogliere un nuovo intervento di arte urbana. L'ottavo. Sarà l’artista pugliese di fama internazionale Millo, nel mese di giugno, a realizzare un nuovo murale su una delle pareti degli edifici di viale Giuseppe Di Vittorio, per un’iniziativa promossa dall’Alleanza Creativa Sperone167, che nel quartiere ha già realizzato due murales e uno a Lecce.
Un processo di rivitalizzazione quello promosso da Sperone167 che, partendo dal basso, coinvolge i quartieri Sperone di Palermo e 167 di Lecce per accendere i riflettori, attraverso l’arte, sulle fragilità delle città. Francesco Camillo Giorgino, in arte Millo, è uno street artist di fama internazionale che ha già realizzato opere in tutto il mondo. L’inaugurazione è prevista per mercoledì 14 giugno e dall’8 giugno ci sarà un programma di attività collaterali, in via di definizione, che coinvolgerà il quartiere, la comunità scolastica dell’Ics “Sperone-Pertini” e la cittadinanza, per una settimana.
Per l’Alleanza Creativa Sperone167 è un intervento che si unisce ai primi due realizzati allo Sperone e uno a Lecce nel 2022: l’intervento delle Medianeras (2022) e “Gridalo al mondo” (2022) realizzato da Chekos a Palermo; “L’amore non è amato” (2022) realizzato da Igor Scalisi Palminteri a Lecce. I fondi per realizzare l’esperienza di giugno sono stati raccolti attraverso una festa di finanziamento che a marzo ha animato I Candelai di Palermo. Determinante il contributo raccolto durante i walking tour, molti dei quali realizzati per studenti in viaggio d’istruzione.
Dice l’artista Igor Scalisi Palminteri, tra i promotori di Sperone167: "È bellissimo avere un artista come Millo che conosce le periferie, i quartieri, e ci porta e porterà gli abitanti dello Sperone e di Palermo nel suo mondo immaginario. Un mondo intelligente, a volte onirico, ma molto concreto, che spesso ha dentro dei significati importanti, che sono sale per la società contemporanea".
Millo è abituato a lavorare in grandi metropoli e in zone periferiche. È un artista che non ama esprimersi con la voce ma preferisce “parlare” attraverso le linee che traccia sui muri bianchi. Francesco Camillo ha sempre disegnato da quando era un bambino. Dopo la facoltà di Architettura, la passione per il disegno è diventata la sua vita. Da allora ha disegnato in tutto il mondo. Ha preso parte a moltissimi festival dedicati alla street art, ad eventi non governativi e a progetti internazionali di carattere sociale. Le sue opere (oltre 120 opere murarie) sono presenti in tutti i continenti.
"Sono davvero felice - dice Millo - di essere stato invitato a collaborare a questo progetto. È da oltre dieci anni che viaggio per portare l'arte dove è difficile trovarla. Già nel 2019 collaborai con l'artista amico e conterraneo Chekos, nel quartiere 167 di Lecce. Sono contento che l'invito sia stato esteso. Sarà la prima opera della mia carriera, a Palermo. Con le mie opere spero sempre di poter accendere un riflettore in quelle aree dove le Istituzioni non sono molto presenti. E, in un certo qual modo, forzarle un pò a vederci meglio. Non vedo l'ora di iniziare a lavorare sulla parete, vivere il quartiere e insieme creare qualcosa di unico".
Nel 2014 ha vinto il bando internazionale “B.Art arte in Barriera”, grazie al quale realizza nella sola città di Torino, tredici murales. Nel 2016 ha realizzato il primo murale di grandi dimensioni a Shanghai. Nel 2017 il murale più grande dell'Asia nella città di Shanghai. Oltre ad una produzione che vanta oltre 120 opere murarie disseminate in tutti i continenti, le sue opere su tela sono state esibite a Londra, Chicago, Rio De Janeiro, Parigi, Los Angeles, Miami, Roma e Milano. I suoi lavori su tela fanno anche parte di due collezioni permanenti: “Urban Nation Museum for Urban Contemporary Art” a Berlino e dello “Straat Museum for Graffiti and Street art” ad Amsterdam.