Napoli - Sara' ultimata entro febbraio la copertura di cio' che resta della Schola Armaturarum, nella Regio III (insula 3) degli scavi di Pompei, crollata parzialmente la mattina del 6 novembre 2010 dopo giorni di pioggia battente nel Napoletano. La notizia del cedimento del tetto di cemento armato frutto di un restauro del 1947, che aveva cercato di porre rimedio ai bombardamenti del 1943, e le immagini del cumulo di macerie dell'edificio noto ai turisti come 'Casa dei Gladiatori' fecero il giro del mondo. Ora una struttura di tubi e giunture permettera' la copertura per tre ali di tre metri delle mura perimetrali alte un metro e mezzo della Schola, sinora 'imballate' da teli plastificati per proteggere le decorazioni parietali rimaste. Un intervento, quello in corso, che consentira' di proteggere da pioggia, vento e sole le ultime evidenze dell'edificio costruito a ridosso del 79 d.C., anno dell'eruzione del Vesuvio che seppelli' la citta' imperiale, permettendo poi il lavoro di restauro delle decorazioni e delle mura, e il cui costo e' di 81mila euro.
L'area del crollo era stata oggetto di sequestro immediato da parte della procura di Torre Annunziata, titolare di diverse inchieste sugli scavi di Pompei, ed e' stata dissequestrata solo ad agosto dell'anno scorso. La Schola non era visitabile, ma si trova lungo via dell'Abbondanza, il percorso piu' battuto dai visitatori degli scavi, ed attirava l'attenzione per la ricca decorazione intorno alla porta di ingresso cn trofei, foglie di pama, vittorie alate e globi radiati. All'interno erano stati trovate armature da gladiatore riposte originariamente in scaffali di armadi. Un primo restauro l'edificio lo aveva conosciuto nel 1916. Il suo crollo riaccese l'attenzione mondiale sulla necessita' di salvaguardare l'immenso patrimonio culturale degli scavi. In una nota, la Soprintendenza spiega che il dissequestro completo dell'area del crollo e' avvenuto nello scorso mese di dicembre, permettendo ora l'intervento in quello che era un luogo di riunione di una associazione militare.
Dopo la realizzazione della copertura e di messa in sicurezza dell'edificio, si valutera' la possibilita' di ricostruire le parti crollate, gia' non piu' originali. "Il perimetro della struttura sara' schermato da un sistema di teli microforati di pvc, stampati con testi e immagini cosi' da permettere una buona visibilita' interna, una certa schermatura dall'irraggiamento solare diretto e una buona comunicazione per la fruizione e valorizzazione turistica", si legge ancora. Previsto anche il diserbo di tutta l'area della Schola, la risagomatura del terreno dell'ambiente a Nord dell'ambiente principale e la formazione di una trincea drenante retrostante alla parete Ovest. Di "rinascita generale del sito", parla Massimo Osanna, direttore generale della Soprintendenza di Pompei. (AGI)