(AGI) - Roma, 9 luig. - Entrare in una unica e poliedricalocation romana (sede di una ex tipografia), adiacente l'OrtoBotanico, la nota Galleria Giacomo Guidi, e' gia' un qualcosadi particolare ma, scoprire in questi giorni (fino al 30 agosto2015), al centro della principale sala espositiva, un enormediaspro color rosso sangue (colore e forma simboleggiano uncuore pulsante e venato) e' proprio emozionante se si pensa,poi, che questa pietra, cosi' unica, e' italiana e provienedalla Sicilia. Quest'enorme pietra si e' staccata, come per magia, dallepareti rocciose per poi iniziare una vita propria all'esternodella cava. Negli anni le forme della pietra sono cambiategrazie alle intemperie, e ora lo spettatore trova davanti a se' un "cuore pulsante", scolpito dalla natura stessa, condimensioni tra le piu' grandi che esistono al mondo. Il cuore e' stato portato in vita attraversol'installazione artistica "Prelude", realizzata da Duskmann, unmovimento di persone che hanno in comune la stessa visione distile in cui viene unito e integrato "arte e design". Dalla pietra centrale (il diaspro rosso) nasce una forzaenergetica, come quella di un "battito cardiaco", che creaun'esplosione ed arriva alle pareti della grandissima salamanifestandosi in quadri unici che proseguono l'idea dellapietra. Duskmann ha avuto come ispirazione proprio il mondo delle"pietre" e, attraverso la fotografia, ha analizzato porzioni diquesta realta'. Evidenziare una lastra di marmo molto grandediventa un modo per scoprire una realta' nuova, ovvero crearequesta nuova realta' dalla stessa forma. Ogni quadro esposto intorno alla gigantesco "diaspro rosso"venato rappresenta un elemento con un proprio peso e carattere. Avere una visuale di questi elementi diversi contenuti neivari quadri e' rappresentare "la natura delle cose" nella suevarie differenze. Gli artisti, dai tre punti cardinali (dove sono statiposizionati gli unici quadri a colori) hanno fatto partire deiraggi, ovvero linee che entrano da quadro a quadro e legano leopere tra di loro: si formano, quindi, degli incastri a parete. Questi incastri lasciano libero arbitrio all'ospite diinterpretare i quadri stessi. Infatti, cambiando il loroordine ci si rende conto che tutti i vari pezzi sono"assemblabili e componibili" tra loro. Anche le linee dei vetri sul front dei quadri formano unpattern (a potenziale infinito) che puo' unire tutte le operecon altri e ulteriori incastri diversi. Interessante e' proprio poter dare l'interpretazionepersonale delle installazioni e vedere un "diverso layout" daquello predisposto nella sala stessa. Le cornici ad incastro sono state disegnate appositamenteper incastrare dei vetri (tagliati a 45 gradi) che formanobande con toni e sfumature diversi (bianco, grigio, nero). La fotografia e' l'anima di questo scrigno, spessoabbastanza da poter incastonare una sottile linea metallica chegira su tutto il profilo della cornice. il retro del quadro ha una cura nei particolari come laparte frontale dell'opera che puo' essere apprezzata a 360gradi. Qui abbiamo l'autentica del quadro, un lucido su fondonero, con firma e numerazione scritta a mano, vicino al logoDuskmann stampato in rilievo. Sopra l'autentica c'e' un rombo di metallo foratoparticolare ed unico, appositamente studiato per appendere ilquadro. Le cornici sono laccate a mano nere con tecnicheutilizzate sin dfai tempi antichi. (AGI).