(AGI) - Roma, 25 ott. - "La mia vita privata e' del tuttonormale: niente telecamere ne' microfoni. Mi piace fare ilpapa', stare con mia moglie e i miei figli". Kevin Costner,l'attore e regista premio Oscar per 'Balla coi lupi' e unadelle star piu' popolari e amate del mondo, rivela un aspettodi se' inedito. Al Festival Internazionale del Film di Roma perincontrare il pubblico e presentare il suo ultimo film, 'Blackand white' di Mike Blinder, di cui e' attore e produttore,Costner parla della sua vita privata. "Io lavoro tanto ma stospesso a casa e quando ci sto, non sono il tipico padre chedeve andare al lavoro. Quindi porto i figli a scuola e li vadoa riprendere, faccio da paciere (sono 7, dalla piu' grande cheha 28 anni ed e' a Roma col padre alla piu' piccola di 4, ndr).Mia figlia di 4 anni gia' adesso vive drammi terribili... Ilmondo mi vede come attore, come musicista - continua -. Nonvede quella parte della mia vita che mi da' grandissima gioia,come padre, con la mia famiglia e i miei amici. Essere famosoe' insolito, ma da' vantaggi: tutti mi trattano con rispetto,la gente mi offre il meglio. Io tutto questo lo apprezzo ancheperche' non vengo da una famiglia dove c'era qualcuno nelcinema. Avevamo pochi soldi - ricorda - e quando decisi di farel'attore, per mio padre e' stata dura perche' non sapeva comeaiutarmi. Tutti i padri hanno in comune il desiderio di aiutarei propri figli. La mia vita mi ha dato molto piu' di quantopotessi pensare". Costner sa di essere stato un sex symbol e sache questo lo ha aiutato nella carriera, ma ci tiene asottolineare che e' sbagliato fermarsi alla prima impressione."Come quando guardi una donna non bella appartata ad una festae pensi che sia timida, cosi' come penseresti, se fosse bella,che se la tira", spiega, cosi' e' sbagliato sempre fermarsialla prima impressione. "Se nel cinema sei alto quasi un metroe 90 e sei di aspetto piacente, si pensa subito che seisciocco, bello e fortunato. Io - scherza l'attore - non credodi essere particolarmente intelligente e su questo ci lavoroquotidianamente... Di certo, comunque sono stato moltofortunato". In quanto alla sua carriera, costruita supersonaggi sempre diversi e non sempre di successo, Costnerammette: "Forse avrei potuto essere piu' furbo e concentrarmisu un solo genere: cosi' il pubblico sa immediatamente che filmgli proporrai e i distributori non ti guarderanno perplessiinterrogandosi sul film che gli presenti. E' vero - conclude -dal punto di vista del business non sono mai stato molto furbo,ma credo che nella vita sia importante cogliere tutte le chanceche ti si presentano". .