AGI - Alle 15 in punto circa la metà degli espositori di Più libri più liberi ha aderito a uno sciopero di 30 minuti alzando dei teli sugli stand in segno di protesta. Durante l'iniziativa i partecipanti hanno intonato Bella Ciao e scandito slogan come "Ora e sempre resistenza" e "Via i fascisti dalla fiera".
Tra gli interventi quello di Matteo Tombolini, di Momo Edizioni, che ha spiegato le ragioni della mobilitazione: "La nostra azione è perché non vogliamo condividere uno spazio con chi non condivide valori democratici. Il nostro è un messaggio ad AIE, altrimenti è meglio chiuderla."
Il corteo di contestazione e la tensione
Subito un corteo di contestazione ha attraversato i corridoi della fiera, con cori e slogan, raggiungendo il punto di massima tensione davanti allo stand di Passaggio al bosco, anche oggi tra i più visitati. Qui si è registrato un battibecco tra un manifestante e un cliente, subito rientrato. L'azione si è conclusa con il grido "Siamo tutti antifascisti" e un lungo applauso dei presenti.
La reazione di Scatarzi
"Non siamo un movimento politico, parleremo alla fine." A partire da questa precisazione Marco Scatarzi, responsabile della casa editrice Passaggio al bosco, ha commentato le contestazioni esplose alla fiera Più libri Più liberi, dove il loro stand è stato preso di mira da gruppi di manifestanti durante lo sciopero di circa la metà degli espositori presenti che accusano l'editore di proporre titoli di matrice neonazista e neofascista. "Ciò che pubblichiamo è anche qui esposto, grazie a tutti - ha aggiunto - Noi rispondiamo col sorriso, siamo una casa editrice con tantissimi autori, tantissimi collaboratori delle più svariate esperienze e facciamo cultura". Alla domanda se si senta minacciato dal clima che si è creato, Scatarzi ha replicato: "Io rispondo col sorriso. Stiamo continuando a fare il nostro lavoro in piena libertà. Ognuno è libero di criticare, noi continuiamo a svolgere il nostro lavoro". Interpellato sulle voci di vendite in forte aumento nei giorni della fiera ha sorriso "Direi che è abbastanza evidente", ha concluso.