Salvini a Foggia, priorità è lotta allo schiavismo

"Ci tenevo ad essere tempestivamente sul posto per rappresentare il fatto che la lotta alla mafia, allo schiavismo e allo sfruttamento del lavoro nero e dell'immigrazione clandestina e' una priorità mia, di questo governo, e useremo tutte le armi legalmente permesse per mettere in condizione di non nuocere e di non lavorare questi delinquenti": così il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, al termine della riunione straordinaria del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica svoltosi nella prefettura a Foggia all'indomani dell'incidente stradale in cui sono morti 12 braccianti. "Se l'agricoltura italiana non fosse costretta ad inseguire la concorrenza sleale di altri produttori probabilmente avremmo fenomeni ridotti di illegalità", ha sottolineato il leader leghista, "se l'Europa non ci costringesse ad un inseguire l'importazione forzata" di molti prodotti "per i nostri agricoltori vivere sarebbe semplice". Salvini ha assicurato l'impegno per la legalità dei trasporti, spiegando che "300 mezzi sono stati sequestrati nell'ultimo periodo, furgoncini con targhe bulgare e senza assicurazione" e ha denunciato l'"importazione di schiavi da Paesi comunitari come Romania e Bulgaria", spiegando che scriverà ai  "ai colleghi" di quei Paesi perché facendo parte della Ue "debbono anche controllare mezzi ed uomini". L'obiettivo, ha concluso Salvini, "e' una gestione trasparente dei trasporti, direi quasi pubblica del sistema di trasporto, per togliere alla malavita business e controllo".



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