"Abbiamo video di te che guardi i porno". Il ricatto-truffa degli hacker a centinaia di italiani
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"Abbiamo video di te che guardi i porno". Il ricatto-truffa degli hacker a centinaia di italiani

"Abbiamo video di te che guardi i porno". Il ricatto-truffa degli hacker a centinaia di italiani

gabriele fazio
 Il ricatto dei video porno in rete terrorizza centinaia di italiani
Salome Kegler / DPA
  -  Il ricatto dei video porno in rete terrorizza centinaia di italiani
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Cosa è successo nel computer

Tutto falso

Come comportarsi

  • Mantenere la calma: Il criminale non dispone, in realtà, di alcun filmato che ci ritrae in atteggiamenti intimi né, con tutta probabilità, delle password dei profili social da cui ricavare la lista di nostri amici o parenti
  • Non pagare assolutamente alcun riscatto: l’esperienza maturata con riguardo a precedenti fattispecie criminose (come sextortion e ransomware) dimostra che, persino quando il criminale dispone effettivamente di nostri dati informatici, pagare il riscatto determina quale unico effetto un accanimento nelle richieste estorsive, volte ad ottenere ulteriore denaro
  • Proteggere adeguatamente la nostra email (e in generale i nostri account virtuali):
  • Cambiare - se non si è già provveduto a farlo - la password, impostando password complesse;
  • Non utilizzare mai la stessa password per più profili;
  • Abilitare, ove possibile, meccanismi di autenticazione “forte” ai nostri spazi virtuali, che associno all’inserimento della password, l’immissione di un codice di sicurezza ricevuto sul nostro telefono cellulare;
  • Tenere presente che l’inoculazione (quella vera) di virus informatici capaci di assumere il controllo dei nostri dispositivi può avvenire soltanto se i criminali informatici abbiano avuto disponibilità materiale dei dispositivi stessi, oppure qualora siano riusciti a consumare, ai nostri danni, episodi di phishing informatico: è buona norma quindi non lasciare mai i nostri dispositivi incustoditi (e non protetti) e guardarsi dal cliccare su link o allegati di posta elettronica sospetti;
  • Aggiornare sempre il sistema operativo dei nostri dispositivi, ed installare e tenere aggiornati adeguati sistemi antivirus
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