Papa: "igorare i poveri e' disprezzare Dio"

Papa: "igorare i poveri e' disprezzare Dio"
 Papa - afp

CdV "Quanta gente fa finta di ignorare i poveri. Per loro non esistono" ma "ignorare i poveri e' disprezzare Dio". Lo ha scandito Papa Francesco nella catechesi all'udienza generale di oggi, dedicata alla parabola del ricco epulone e del povero Lazzaro che "rappresenta bene il grido silenzioso dei poverui di tutti i tempi e la contarddizione di un mondo in cui ricchezze e immense risorse sono nelle mani dei pochi". "Il ricco - ha detto Bergoglio - banchetta lautamente mentre il povero Lazzaro muore di fame, solo i cani si prendono cura di lui e vengono a leccare le sue piaghe. Pero' sia i poveri che i ricchi muoiono, hanno lo stesso destino".

"Se non abbiamo misericordia per i poveri Dio non avra' misericordia per noi", ha spiegato Francesco, per ripetere poi: "Se io non spalanco la porta del mio cuore al povero quella porta rimane chiusa anche per Dio, e' questo e' terribile". "Nel rovesciamento delle sortiche la parabola descrive e' nascosto - ha affermato il Papa il mistero della nostra salvezza, in cui Cristo unisce la poverta' alla misericordia. Cari fratelli e sorelle, ascoltando questo Vangelo, tutti noi, insieme ai popoli della Terra possiamo cantare con Maria: 'Ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote'". Secondo Bergoglio, "nessun messaggero e nessun messaggio potranno sostituire i poveri che incontriamo nel cammino, perche' in essi ci viene incontro Gesu' stesso: 'Tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli piu' piccoli, l'avete fatto a me'". E su questo saremo giudicati nell'Ultimo Giorno. (AGI) .